Invecchiamento

Il 51% dei lettori di questo blog sta invecchiando, il 37% sta invecchiando male, mentre il restante 12% sta male.

21/12/2012

Non c'è più tempo! I piloti di aerostati salgano sulle proprie mongolfiere con un compagno possibilmente (ma non necessariamente) di sesso opposto e liberino le zavorre!
Siete il nostro futuro, che Dio vi protegga.
La glassa perenne ha già sommerso Kinross e presto ci raggiungerà.
La grande glassa rosa perenne pralinata.
Julio Roberts, Crook of Devon, Perthshire, 11:11 AM.

Onde

Il 97% delle onde che si frangono sulle spiagge cancellano i t'amo scritti sulla sabbia, il 2% recapitano messaggi in bottiglia e il restante 1% sono senza schiuma in quanto spillate senza la corretta inclinazione.

Touch-a touch me


Venus

Si dice che la poetessa beatnik Tranquilina Daffodil Roberts, la cui raccolta Ottavine spurie per cantori di Jodel è ancor oggi esempio sublime di bello scrivere, soffrisse di un raro daltonismo uditivo che non le permetteva di distinguere una voce dall'altra, con l'unica eccezione per quella di Tom Verlaine nel brano Venus, dall'album Marquee Moon, dell'orchestra musica e spettacolo Television. 

La presa del granchio

Rita Hayworth, la presa del granchio? Non puoi, è fuori legge dal 1867.
Dal 1867!

Il ricordo dei Natali passati

DRAMMA

in Atto unico

di Julio Roberts


- Ricordi quel Natale a Bo'ness, nella contea del Falkirk, io e te con le corna d'alce in pannolenci sotto al pino mandorlino addobbato a festa, Candelabra Resurrecion?
- No, Luminario Beatificacion.

FINE

La teoria della permalosità

Il 6 dicembre del 1707 la politologa avant-pop Rose Melancholia Roberts, già nota per l'ideazione dell'adesivo per auto Se sapeste che il bimbo che ho a bordo da grande diventerà Hitler, mi tamponereste?, formulò una contestata teoria secondo cui tutti coloro che hanno la residenza a North Queensferry, sul Firth of Forth, ma il domicilio a Brugherio, sarebbero particolarmente permalosi.

Gondolieri novelli

Questa sera, presso il Circolo dei Canottieri in Canotta Cangiante di Warwick sul fiume Avon, nel Warwickshire, già gemellato col Club des Chansonniers Charmants di Châlons-en-Champagne, terrò un corso per gondolieri novelli.
A seguire, esercitazioni pratiche di navigazione su tradizionali gondole di polenta mandorlina del giorno dopo, fritta e assemblata.

Kidnap Yourself

Dovessi scrivere una canzone, oggi come oggi, la intitolerei Kidnap Yourself.
Tuttavia, oggi come oggi, non scriverò canzone alcuna.
Canzone alcuna.

Le mute risposte di Dunes Maria Roberts

Agli inizi del 1700 nel villaggio di Cartmel, nella contea di Cumbria, mio bis nonno Dunes Maria Roberts godeva di una certa fama involontaria.
Il bis nonno Dunes era muto dalla nascita, tuttavia la gente del villaggio si rivolgeva a lui per avere risposta alle proprie questioni e la risposta arrivava, arrivava sempre.
Parlare con Dunes dei propri guai garantiva un ascolto attento e senza interruzioni, pertanto l'esposizione era più minuziosa, sviluppava ogni singolo aspetto della faccenda e una volta sviluppato con minuziosità ogni singolo aspetto della faccenda, la risposta era lì, chiara e lampante.
Un giorno, da un villaggio lontano, arrivò un farabutto con l'intenzione di rapinare la Banca del Faticoso Risparmio di Cartmel. Il piano per la rapina era quasi perfetto e il farabutto sapeva che il suo piano era quasi perfetto, perciò decise di renderlo semplicemente perfetto provando a parlarne a Dunes la cui fama era arrivata anche alle sue orecchie.
Trovare Dunes non fu difficile per il farabutto, tutti lo conoscevano, così, una volta individuato, si sedette accanto a lui sulla panchina da dove lanciava semi di pitztachio alle fagianelle nel parco. Gli disse che aveva comprato delle oche da guardia che però starnazzavano anche di giorno e non sapeva come farle star zitte perchè gli procuravano un gran mal di testa.
Dunes, come sempre, non disse una parola ma il farabutto ebbe un'illuminazione e si rispose da solo, la soluzione erano i semi di pitztachio.
Quella notte le oche da guardia della Banca del Faticoso Risparmio di Cartmel non starnazzarono mentre il farabutto rubava i faticosi risparmi degli abitanti del villaggio, erano troppo occupate a mangiare semi di pitztachio.
L'indomani, trovando le casse completamente svuotate, il direttore della Banca del Faticoso Risparmio diede l'allarme e i gendarmi iniziarono le indagini proprio da quei gusci di pitztachio sparsi sul pavimento.
Dalle testimonianze raccolte nel villaggio risultò che molti avevano parlato con un personaggio sinistro che chiedeva di mio bis nonno Dunes e molti altri giurarono di aver visto e sentito Dunes, con la sua eloquente silenziosità, suggerire i pitztachi per zittire le oche da guardia.
Improvvisamente la fama di Dunes si trasformò da ottima a pessima e tutti gli abitanti di Cartmel, arrabbiati e senza più un soldo, presero a picchettare la sua casa con torce e forconi, tanto che il sindaco Candela Eunice Watson Watson lo invitò a lasciare il villaggio in quanto persona non più gradita.
Il bis nonno Dunes Maria Roberts visse il resto dei suoi giorni sotto i ponti, un po' qua e un po' là, cercando risposte a quanto gli era accaduto, ma non ne trovò nessuna.
Non ne trovò nessuna.

Per 2 o 3 ore

Per 2 o 3 ore nella vita di ognuno 2+2 fa 5.
Per 2 o 3 ore nella vita di ognuno la pioggia sale anziché scendere.
Per 2 o 3 ore nella vita di ognuno BUM BUM e KRANKLE KRANKLE sono un tutt'uno.
Per 2 o 3 ore nella vita di ognuno, con i vecchi telefonini che non squillano più riposti e dimenticati nei cassetti, si può costruire una cabina per il teletrasporto.
Per 2 o 3 ore nella vita di ognuno. Nella vita di ognuno.

Stracotto

Quando la sera del 26 novembre 1615 la moglie Etta servì in tavola uno spallone d'asino stracotto per 25 ore nel grog, adagiato su un letto di polenta dolce di farina di castagne, Basil Hobbs di Newport Pagnell, nella contea del Buckinghamshire, disse: "Dello mese passato quello digerire ancor debbo. Ancor debbo."

Maledetta, fitta, coltre di nebbia

DRAMMA

in Atto Unico

di Julio Roberts


- Questa maledetta, fitta, coltre di nebbia, è così romantica, Graciela Fluidificacion.
- Ohhh sì, baciami in questa maledetta, fitta, coltre di nebbia, Amado Intesificacion.

SMACK

- Ho detto baciami in questa maledetta, fitta, coltre di nebbia, Amado Intesificacion.
- Ti ho testé baciata, Graciela Fluidificacion.
- Non ho ricevuto bacio alcuno, Amado Intesificacion.
- L'ho ricevuto io!
- Chi ha parlato, Amado Intesificacion?
- Lo ignoro, Graciela Fluidificacion.
- Io ho parlato, io ho ricevuto il bacio.
- Chi è costei che favella e con la quale mi tradisci, Amado Intesificacion?
- Non la conosco, non l'ho mai vista prima e tuttora non la vedo in questa maledetta, fitta, coltre di nebbia, Graciela Fluidificacion.
- Neghi di aver baciato questa sgualdrina, Amado Intesificacion?
- Ehi non sono una sgualdrina, sono Donaciana Desertificacion!
- Non nego di averla baciata, però di equivoco si è trattato, Graciela Fluidificacion!
- Te lo do io l'equivoco, Amado Intesificacion!

BANG BANG BANG

- Mi hai sparato, Graciela Fluidificacion?
- Ti ho sparato, Amado Intesificacion.
- Non ho ricevuto proiettile alcuno, Graciela Fluidificacion.
- Li ho KOFF KOFF... ricevuti KOFF... io KOFF KOFF...
- Ancora tu, che gran impicciona sei, Donaciana Desertificacion. In quanto a te, giurami che è stato un equivoco e riportami subito a casa, questa maledetta, fitta, coltre di nebbia, mi ha stancata, Amado Intesificacion.
- Sì, te lo giuro, torniamo a casa, Graciela Fluidificacion.
- Ehi... KOFF KOFF... che fate KOFF... mi lasciate qui KOFF KOFF... così? 

BANG BANG BANG

 - Forse ora te ne starai un po' zitta, Donaciana Desertificacion. Forza andiamo, Amado Intesificacion.
- ...
- Amado Intesificacion?
- ... KOFF KOFF... KOFF...
- Maledetta, fitta, coltre di nebbia. Coltre di nebbia.

FINE

Me and Julio Roberts down by the schoolyard

Il 97% dei lettori di questo blog è convinto che il Julio del brano Me and Julio Down by the Schoolyard sia io, il 2% non lo ritiene possibile, mentre il restante 1% è Paul Simon e conosce la verità.

Novembre

Percorro il vialetto pattinando su uno scivoloso manto di foglie gialle, è pericoloso, forse dovrei toglierle ma ci stanno così bene.
Attraverso una ragnatela con la faccia, per non imprecare fingo di aver tagliato per primo il traguardo della porta di casa, PA-PARA-PAPARA, momenti di gloria.
Entro, mi butto sul futon Ikea, sfoglio il Gabba Gabba Science, c'è un articolo di mio zio Auztralia Volpine Roberts, ha cambiato sesso tre anni fa, scrive di provati effetti terapeutici sul mal di schiena all'ascolto dell'album Trout Mask Replica di Captain Beefheart & His Magic Band.
Un castello di pentole e piatti, abitato da una famiglia nobile di mosche, si erge maestoso nel lavello della cucina. Alla TV bisticciano.
Qui Julio Roberts da Flitwick, nella contea del Bedfordshire, dove oggi è novembre.
Dove oggi è novembre.   

Découpage

Quando gli abitanti del villaggio di Gwennap, nel Carrick, in Cornovaglia, le chiedevano perchè sprecasse il suo tempo ad adornare anguille vive con la tecnica del découpage, la prozia Venetzia Agathine Roberts, già inventrice delle espressioni facciali termoadesive, soleva rispondere: "A volerlo son loro. Son loro."

Lebanon Hanover live + scarabocchi @ TNT Club Milano

Il 3 novembre prossimo venturo vi invito ad affluire copiosi presso il
in Via Tito Livio 33A in Milano
per l'atteso live dei
e dove, tra una nota minimal wave e l'altra, potrete incespicare in alcuni
scarabocchi di mia produzione sparsi per il locale.


Certezza

Quando a Norton Fitzwarren, nel Taunton Deane, qualcuna le chiedeva se il cartello con la scritta IN QUESTA CASA SIETE STATE TRADITE, inchiodato ad un paletto piantato in bella vista nel suo giardino, fosse una provocazione o uno scherzo di cattivo gusto, mia bis nonna Egle Jenevieve Roberts, inventrice dei puntini di sospensione elettronici, rispondeva: "Certezza."

Incertezza

Quando qualcuno gli domandava come mai si portasse dietro quel nome, mio bis nonno Lucifero Maria Roberts, inventore del termometro mendace, era solito rispondere: "Per incertezza."

Ferenc, il diabolico contorsionista VII o VIII

Ferenc, il diabolico contorsionista, nottetempo si inala nelle grotte del tuo naso, non ti fa respirare, dormi a bocca aperta, russi forte, al risveglio tua moglie vuole il divorzio.
Ferenc, il diabolico contorsionista. Il diabolico contorsionista!

Sonnambulismo

Il 97% dei sonnambuli che leggono abitualmente questo blog, cammina con una certa disinvoltura su cornicioni e cavi dell'alta tensione.
Il 2% talvolta perde l'equilibrio e dopo essere rimbalzato sul tendone dell'ortofrutta Cuadretti, Cuadretti con la C, cade dentro al vano carico del furgoncino delle consegne del materassificio Hobbs.
Il restante 1% ha almeno un arto ingessato.

L'anno della fede

Per motivi miei personali l'anno della fede sarà equipollente all'anno della non fede.

Las Santa

Ogni 11 di ottobre mi torna alla mente l'11 di ottobre del 1663.
A quel tempo vivevo a Biggleswade, nella contea del Bedfordshire, mi guadagnavo da vivere consegnando i giornali del mattino con la bicicletta.
Nonostante avessi solo 85 anni, questo lavoro mi stava sviluppando precocemente la muscolatura delle gambe, gambe che usavo per pedalare di casa in casa, del braccio destro, braccio che usavo per lanciare i giornali di casa in casa, ma non solo, avevo acquisito anche una certa agilità, un certo equilibrio e una certa precisione, ero nel pieno della forma insomma.
Per questo motivo, quando su un volantino incollato ad un palo del telegrafo inutilizzato, perchè il telegrafo ancora non era stato inventato, lessi della ricompensa di 1.000 ghinee per chi fosse riuscito a battere Las Santa, misteriosa campionessa di lucha libre quella sera alla palestrina comunale di Biggleswade, pensai di avere già il denaro in tasca.
Ovviamente mi sbagliavo, ma andiamo con ordine.
Al calare del sole mi infilai nella tuta felpata grigia melange modello Rocky, anche se Sylvester Stallone non era ancora stato inventato, calzai le ginniche con la suola bucata e i lacci di spago e andai alla palestrina comunale.
La palestrina comunale era già stracolma, praticamente tutta la popolazione maschile di Biggleswade quella sera si era riversata lì, grida, cori da stadio, anche se il Manchester United ancora non era stato inventato, una vera bolgia.
Mi sedetti il più vicino possibile al ring e dopo una quindicina di minuti, annunciata da trombe gracchianti, fece il suo ingresso Las Santa.
Aveva un passamontagna di lana rosso fuoco con alcuni strass applicati e due pon pon, un costume intero da piscina, anche se il nuoto non era ancora stato inventato, anch'esso rosso fuoco, una tovaglia a quadretti rossi e bianchi da osteria per mantello e ai piedi stivali navajo, anche se il genere Western non era ancora stato inventato. Dal passamontagna sbucavano ciocche di capelli rossi mossi, non dava l'idea di essere messicana, ma era pur vero che io in messico non c'ero stato mai. Incuteva timore e allo stesso tempo esercitava forte attrazione. 
Appena salita sul ring Las Santa rivolse una sfilza di gesti poco femminili al pubblico, che fischiò sonoramente e la bolgia si fece ancora più assordante, poi sempre a gesti, prese a invitare persone a caso a farsi avanti per combattere.
Nonostante le 1.000 ghinee in palio nessuno si propose, avevano tutti una fifa boia e preferivano fischiarla restando seduti e a distanza, senza contare che uscire eventualmente sconfitti da una zuffa contro una donna avrebbe voluto dire diventare lo zimbello di Biggleswade.
A me però non importava nulla e volevo quelle 1.000 ghinee per comprarmi una bici più professionale, anche se la professionalità non era ancora stata inventata.
Mi feci largo tra la folla di codardi, salii sul ring e puntando l'indice della mano destra verso Las Santa, dissi:
"Io ti sfid..."
Mi arrivò un sinistro diritto sul naso, che si ruppe. Mi ritrovai al tappeto.
Las Santa si chinò, per finirmi pensai al momento, tanto è vero che per difendermi le diedi un pizzicotto più forte che potevo su un'avambracio, invece mi stampò un bacio in bocca.
Fu bello, lei sapeva di chili, io di sangue. Svenni.
Il mattino seguente, prima di iniziare la consegna dei giornali, mi fermai come sempre al panificio Cuadretti, Cuadretti con la C, per comprarmi la merenda. Appena entrai col mio naso bello gonfio, venni subito deriso e canzonato dagli altri clienti, la voce si era già sparsa evidentemente.
Mi avvicinai al banco dove, purtroppo, venne a servirmi Connie Cuadretti, la figlia più odiosa della famiglia Cuadretti.
"Che vuoi?" Mi chiese sgarbata.
"Una pagnottina all'essenza di frangipane, grazie." Risposi.
"Che gusti da femminuccia." Disse schifata mentre incartava la pagnottina.
Poi, con la mano sinistra si ravvivò i capelli rossi mossi e con la destra mi diede l'involto.
Notai che sull'avambraccio aveva un livido violaceo.
Un livido violaceo.

Zolfo

Il 97% dei lettori di questo blog sente odore di zolfo. Il 2% non sente odori perchè ha il naso chiuso. Il restante 1% è convinto che se Joseph Aloisius Ratzinger, in arte Benedetto XVI, ha scritto un altro libro sulla vita di Gesù, a maggior ragione ho potuto farlo io che Gesù l'ho conosciuto veramente.

Noel Gallagher dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis

Noel Gallagher dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis, ho una teoria su te e tuo fratello, se non ti incazzi te la dico.
Noel Gallagher dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis, ti secca se cantiamo noi?
Noel Gallagher dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis, non vorrei allarmarti ma credo che tu abbia la scarpe beige, no no, non guardare!
Noel Gallagher dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis, ti ho visto battere le mani chiuse a pugno sul cuore.
Noel Gallagher dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis, quando torni?
Noel Gallagher dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis, dell'ex orchestra musica e spettacolo Oasis.


Ottobre

Le prime tracce di ottobre risalgono all'antica Mesopotamia.
Di origine Sabina invece il fenomeno delle foglie che cadono.
 

Ferenc, il diabolico contorsionista VI o VII

Ferenc, il diabolico contorsionista, si inietta nei pori della tua pelle, scatena il processo infiammatorio di un follicolo pilifero, poi della annessa ghiandola sebacea, ti fa spuntare un enorme brufolo sul naso, il phard te lo ha nascosto, non puoi coprire il bubbone, è sabato sera, uscire in queste condizioni sarebbe imbarazzante, rimani a casa, ti annoi, ti deprimi, mangi cioccolata, spuntano altri brufoli.
Ferenc, il diabolico contorsionista. Il diabolico contorsionista!

Piedi gelati


 Dramma

in Atto Unico

di Julio Roberts


Che ci fai in piedi accanto al letto? Torna a dormire, Paloma Costernacion.
Quando le fiamme si saranno chetate tornerò a dormire, Eulalio Impollinacion.
Quali fiamme, Paloma Costernacion?
Quelle che stanno avvolgendo il letto, Eulalio Impollinacion.
Come mai queste alte e scenografiche fiamme stanno avvolgendo il letto, Paloma Costernacion?
Perchè pocanzi versai del liquido infiammabile sulle lenzuola e poi vi lanciai un cerino acceso, Eulalio Impollinacion.
A che pro facesti questo, Paloma Costernacion?
Per i tuoi piedi gelati. Odio i tuoi piedi gelati, non mi fanno dormire, Eulalio Impollinacion.
Quando i miei piedi saranno belli caldi tornerai a letto, Paloma Costernacion?
Non prima, Eulalio Impollinacion.
D'accordo allora ti aspetto, Paloma Costernacion.
Mò arrivo, Eulalio Impollinacion.
Notte notte, Paloma Costernacion.
Notte notte, Eulalio Impollinacion.

FINE

Meraviglioso

Questa sera nel cortile del meraviglioso Castello di Tintagel, nella meravigliosa Cornovaglia del nord, terrò un corso che si pone come meraviglioso obiettivo quello di insegnare a centellinare il meraviglioso aggettivo superlativo meraviglioso, così da non sprecarlo per situazioni o cose che tanto meravigliose non sono con una conseguente inflazione, che in presenza di situazioni o cose realmente meravigliose ne sminuirebbe la meraviglia.
Hey meravigliosi, vi aspetto numerosi. Sarà meraviglioso.

La stagione della caccia viene e va

 Dramma

in Atto Unico

di Julio Roberts


Guarda, una pernice delle nebbie, Paquita Affabulacion!
Intendi spararle, Pedrito Sudoracion?
Intendo spararle perchè in questo consiste la caccia, Paquita Affabulacion.
Stai prendendo la mira, Pedrito Sudoracion?
Sto prendendo la mira, Paquita Affabulacion.
Stai premendo il grilletto, Pedrito Sudoracion?
Sto premendo il grilletto, Paquita Affabulacion.
 
BANG BANG

Hai udito due colpi, Paquita Affabulacion?
Ho udito due colpi, Pedrito Sudoracion.
Ti confesso che non li ho esplosi io, Paquita Affabulacion.
In effetti li ho esplosi io, Pedrito Sudoracion.
Non mi sento tanto bene, li hai per caso esplosi verso di me, Paquita Affabulacion?
Sì, sono contraria alla caccia così ho pensato di impedirti di cacciare, Pedrito Sudoracion.
Non potevi impedirmelo a parole quando ti ho invitata a caccia, Paquita Affabulacion?
Quando mi hai invitata a caccia non sapevo di essere contraria alla caccia, Pedrito Sudoracion.
Guarda, la pernice delle nebbie, là su quel ramo, sembra quasi che mi stia facendo un gesto, Paquita Affabulacion.
Sembra quasi, Pedrito Sudoracion.
Canzonato e impallinato, me tapino Paquita Affabulacion. Me tapino.
Canzonato e impallinato, te tapino Pedrito Sudoracion. Te tapino.
 
FINE

Ferenc, il diabolico contorsionista V o VI

Ferenc, il diabolico contorsionista, si gonfia nella camera d'aria della tua bicicletta, poi, quando sei sufficientemente lontano da casa, si sgonfia, ti lascia a piedi, scende la nebbia, cala la notte, fa tanto tanto freddo e hai paura.
Ferenc, il diabolico contorsionista. Il diabolico contorsionista!

La coda dello scoiattolo

Oggi sono stato alla biblioteca di  Burnham-on-Crouch, nella contea dell'Essex.
Sono stato alla biblioteca di  Burnham-on-Crouch per cercare un libro che si è rivelato essere uno spazio vuoto sullo scaffale, infatti giace intonso sul comodino dell'antipatico che lo ha preso in prestito solo per non farmelo leggere. 
Ho ripiegato sul libro di uno scrittore cinese che parla di tigri, ingiustizie e pipì sulla verdura. L'ho consegnato alla bibliotecaria perché registrasse il prestito e lei ha osservato il libro che parla di tigri, ingiustizie e pipì sulla verdura, poi ha osservato me, poi di nuovo il libro e poi di nuovo me.
Ci ha analizzati per bene, a me e al libro, quindi ha scelto un segnalibro con scritto Scoiattolo in grande, sopra ad alcune righe di descrizione. Un profilo. Il profilo del lettore scoiattolo.
Solo guardandomi negli occhi e prendendo atto che ho chiesto il prestito del libro di uno scrittore cinese che parla di tigri, ingiustizie e pipì sulla verdura, la bibliotecaria ha capito che il mio profilo è quello del lettore scoiattolo.
La bibliotecaria che si crede Dio.
Sei una persona sincera e socievole, recita il profilo del lettore scoiattolo sul segnalibro. Non è vero, mento se mi fa comodo mentire e non sono affatto socievole.
Ti piace il contatto umano e ami le cose semplici e genuine. Sbagliato, odio il contatto umano e prediligo le cose raffinate.
Sei un ottimista e non c'è ostacolo che non sia capace di superare grazie alla tua forza d'animo. Di nuovo sbagliato, sono pessimista e la prima cosa che faccio quando mi si pone davanti un ostacolo è cercare di aggirarlo, anche se so che mi si ripresenterà in tutta la sua potente ostacolosità.
Per te la vacanza è un momento di allegria per riscoprire i piaceri autentici della vita, conclude il profilo del lettore scoiattolo. Sì, questo sì.
In coda al profilo del lettore scoiattolo c'è un po' di me.
La bibliotecaria della biblioteca di  Burnham-on-Crouch, nella contea dell'Essex, si crede Dio ed io sono la coda dello scoiattolo. 
La coda dello scoiattolo.

Quando il 21 settembre del 1901 dalla bocca del marito Basil uscì un "Sì!" deciso, Etta Hobbs di Alfreton, nella contea del Derbyshire, di professione parrucchiera per interni, adagiata nel letto con un provocante pagliaccetto di raso rosso a pois bianchi, disse: "Per ti andrebbe intendevo una camomilla, ma di finir la domanda non mi lasciasti. Non mi lasciasti." 
Quando il 20 settembre del 1804 la moglie Etta gli strillò in faccia un perentorio "No!", Basil Hobbs di Wombwell, nella contea del South Yorkshire, di professione cordaio, disse: "Non ti posi ancor domanda alcuna. Domanda alcuna."

Dimissioni

Il 97% delle donne di nome Renata con più di 49 anni compiuti, scrive col lapis perchè inquina meno della penna biro. Il 2% ha i capelli un po' secchi ma non usa il balsamo. Il restante 1% forse si dimetterà dalla carica di Presidente della Regione Lazio.

Ombra

Fotografare la propria ombra allungata dal sole settembrino è OUT.
Farsi fotografare dalla propria ombra allungata dal sole settembrino è IN.

Redemptori Mater

Redemptori Mater, indicami la via per il grande impossibile.
Redemptori Mater, ieri al mare certe onde cuscì porcoddue.
Redemptori Mater, il ciambellone è rimasto attaccato allo stampo.
Redemptori Mater, quest'anno quanti cacciatori cadranno nella vecchia fornace, su nel  campo di girasoli?
Redemptori Mater, tutto a 5 euro!
Redemptori Mater, sì sì, ho capito, per le otto e mezza dobbiamo liberare il tavolo.
Redemptori Mater, lei si mangia tutta l'uva!
Redemptori Mater, golfino sulle spalle oggi?
Redemptori Mater, le tedesche fanno il bagno.
Redemptori Mater, turisti go home!
Redemptori Mater, ma... mi stai facendo piedino?
Redemptori Mater, no, niente.
Redemptori Mater, Redemptori Mater.

Fantasmini

A partire dall'anno 1928 e fino all'anno 2003, il controverso accessorio per piede noto col nome di fantasmino compare nella seconda posizione della classifica delle più belle scoperte dell'era moderna, subito dopo la penicillina e contemporaneamente nella seconda posizione della classifica delle più brutte scoperte dell'era moderna, subito dopo questo blog.

Il pulcino Piotr Pavlov

Nel settembre del 1918 la chioccia Irina Pavlova covò un uovo speciale.
Nella dacia c'è un pulcino. E' il pulcino Piotr. E' il pulcino Piotr Pavlov.
Nel febbraio del 1945 il pulcino Piotr Pavlov, studente di matematica, venne arrestato per aver pigolato contro il regime totalitarista.
Nel gulag c'è un pulcino. E' il pulcino Piotr. E' il pulcino Piotr Pavlov.
Nel giugno del 1953, dopo otto anni di prigionia, il pulcino Piotr Pavlov venne esiliato nella steppa del Kazakistan, dove finì di scontare la sua pena.
Nella steppa c'è un pulcino. E' il pulcino Piotr. E' il pulcino Piotr Pavlov.
Nell'ottobre del 1968 il pulcino Piotr Pavlov subì un tentativo di avvelenamento da parte del KGB per via di un suo scritto di denuncia dal titolo Arcipigolo gulag.   
Negli archivi del KGB c'è un pulcino. E' il pulcino Piotr. E' il pulcino Piotr Pavlov.
Nel 1974 il pulcino Piotr Pavlov fu deportato dall'Unione Sovietica in Germania Ovest e privato della cittadinanza sovietica.
In Germania Ovest c'è un pulcino. E' il pulcino Piotr. E' il pulcino Piotr Pavlov.
Nel 1990 la cittadinanza russa del pulcino Piotr Pavlov fu ripristinata e nel 1994 ritornò nella sua dacia natia dove poco dopo morì d'infarto.
Nella dacia c'è un pulcino. E' il pulcino Piotr. E' il pulcino Piotr Pavlov.
Nella calda estate del 2012, sulle spiagge del Mar Nero, il famoso Super DJ Mitri Dimitri lancia la moda della filastrocca che narra la vita del pulcino Piotr Pavlov, dopodiché scompare nel nulla.
Il pulcino Piotr. Il pulcino Piotr Pavlov.


Liberissimamente ispirato alla biografia di Aleksandr Isaevič Solženicyn.

Burning love

Nelle arene di combattimento tra galli di Cuba è ancora molto viva la leggenda di Osmany Santiago Raul, il gallo che tra il 1972 e il 1974 vinse ben trecento incontri consecutivi.
A dispetto della maschia virilità che mostrava nelle lotte, Osmany Santiago Raul era gay e quando al suo trecento e unesimo combattimento si trovò davanti come sfidante Juan Fidelito, il gallo suo grande amore non ricambiato, non mosse una penna e si lasciò massacrare.
Al cimitero dei galli da combattimento dell'Avana, sulla lapide di Osmany Santiago Raul sono incise, per suo stesso volere, le seguenti parole di un brano portato al successo da Elvis:

Lord Almighty, feel my temperature rising
Higher, higher, it’s burning through to my soul

Sintomi

Il virus influenzale che quest'anno costringerà centinaia di milioni di persone a letto, sarà particolarmente ostile e oltre ai sintomi più comuni, quali febbre, mal di testa e brividi, potrà essere causa di zampe caprine dalla cintola in giù e sensazione di sentire alla radio i Nickelback anche se non stanno trasmettendo i Nickelback.
In tali casi è consigliabile un immediato consulto medico.

Fulgore

 Dramma

 in Atto Unico

di Julio Roberts


Sposami, Altagracia Crecencia.
No, Apolinario Dionicio.
Perchè no, Altagracia Crecencia?
Perchè sono nel pieno del mio fulgore, Apolinario Dionicio.
Che intendi farci con cotanto fulgore, Altagracia Crecencia?
Nuove esperienze, Apolinario Dionicio.
Facciamole insieme queste esperienze, Altagracia Crecencia.
Non capisci, tu sei un'esperienza, Apolinario Dionicio.
Non sono che un'esperienza nel tuo taccuino delle esperienze, Altagracia Crecencia?
Sì, sei l'esperienza numero 17, Apolinario Dionicio.
L'esperienza numero 17? Non mi porterà sfortuna, Altagracia Crecencia?
Solo se sei superstizioso, Apolinario Dionicio.
                                      
                                                                      PATACRACK!
 
Cos'è stato, Altagracia Crecencia?
Il frammento di un meteorite che ora ti fa da copricapo, Apolinario Dionicio.
Me tapino, Altagracia Crecencia. Me tapino.
Te tapino, Apolinario Dionicio. Te tapino.

FINE

La grande gabola di Beccles del 1444

Ogni 10 di settembre mi torna alla memoria il 10 di settembre del 1444, più precisamente la sera in cui Ferenc, il diabolico contorsionista, si esibì a Beccles, nella contea del Suffolk.
Io, Gesù e Adam Ant, aspettavamo quel momento da molto tempo perchè girava voce che Ferenc fosse capace di cose strabilianti, come avvitarsi dentro a un barattolo di carrube sciroppate, oppure ranicchiarsi nella punta di una scarpa.
Emozionati come bambini infilammo i nostri scialli per le serate umide in uno zainetto e ci recammo al parco di Beccles, dove Ferenc avrebbe dato prova della sua abilità contorsionistica.
Al nostro arrivo notammo subito che, a parte noi, non c'era anima viva e cosa ancor più strana, solo tre sedie davanti ad un piccolo palco fatto di cassette di legno per la frutta.
Da quel momento ogni altro spettatore avrebbe trovato solo posto in piedi. Non arrivò nessun altro.
Passò mezz'ora, poi un'ora, poi due ore ma di Ferenc nemmeno l'ombra.
Era buio, l'aria piuttosto fresca, prendemmo dallo zainetto i tre scialli comprati in saldo ai magazzini Cuadretti, Cuadretti con la C, ci coprimmo le spalle e aspettammo ancora un altro po'.
Dopo tre ore decidemmo che era troppo, forse avevamo sbagliato giorno, o forse Ferenc aveva sbagliato giorno, comunque non saremmo rimasti ad attendere oltre.
Delusi tornammo verso casa.
"Magari ha avuto un impegno all'ultimo minuto" disse Gesù durante il cammino.
Adam non rispose, era davvero molto arrabbiato.
Nemmeno io risposi perchè portare lo zainetto si stava rivelando un'impresa faticosa, sembrava pesare 67,5 volte più che all'andata, però non mi lamentai, non volevo che i miei compari pensassero che ero debole, Adam mi avrebbe deriso, mi avrebbe dato della femminuccia, sicuramente. Gesù avrebbe avuto compassione ed io non volevo avere la sua compasione.
Feci uno sforzo tremendo.
Finalmente a casa andammo subito a dormire cercando di dimenticare quella serata.
L'indomani venni svegliato bruscamente dal gran vociare di Adam, stava imprecando, stava imprecando molto, Gesù cercava di chetarlo ma lui imprecava ancora di più.
"Ehy, ma che sta succedendo?" Chiesi.
"Non vedi? Guardati un po' intorno..." E giù altre imprecazioni di Adam e altri tentativi di chetarlo di Gesù.
Mi guardai un po' intorno, la casa sembrava spoglia. La casa era spoglia, durante la notte eravamo stati derubati. Derubati di tutto.
Nell'angolo dove lo avevo lasciato c'era lo zainetto, era aperto, non ricordavo di averlo lasciato aperto, all'interno era vuoto, provai a sollevarlo, era leggero, leggero come doveva essere uno zainetto vuoto. 
Improvvisamente tutto mi fu chiaro.
Ferenc, il diabolico contorsionista, senza che ce ne accorgessimo si era esibito solo per noi. Solo per noi.

Ferenc, il diabolico contorsionista IV

Ferenc, il diabolico contorsionista, si infila nel serbatoio della tua auto, lo prosciuga, ti fa pensare che quella dannata vettura consuma troppo, ti fa pensare che non te la puoi permettere, che devi prendere un modello più economico, ma non hai i soldi, vai in banca, chiedi un prestito, i tuoi debiti aumentano.
Ferenc, il diabolico contorsionista. il diabolico contorsionista!

Ferenc, il diabolico contorsionista III

Ferenc, il diabolico contorsionista, si avvita dentro al barattolo di carrube sciroppate, aspetta che tu lo riponga nel frigorifero, finisce le tue provviste per l'inverno, ti fa uscire nella tormenta a comprare dei crackers al formaggio, ti fa morire di fame.
Ferenc, il diabolico contorsionista. Il diabolico contorsionista!

Ferenc, il diabolico contorsionista II

Ferenc, il diabolico contorsionista, si ranicchia nella punta delle tue scarpe nuove, non te le fa calzare, ti fa credere di aver comprato il numero sbagliato, ti fa credere di essere impazzito.
Ferenc, il diabolico contorsionista. Il diabolico contorsionista!

Ferenc, il diabolico contorsionista

Ferenc, il diabolico contorsionista, non paga il biglietto, viaggia nel tuo bagaglio, ti stropiccia i vestiti, ti strizza il tubetto del dentifricio, manda in frantumi i souvenir che hai acquistato.
Ferenc, il diabolico contorsionista. Il diabolico contorsionista!

Il diavolo e il tuono

Tutte le volte che c'è un temporale, mi torna alla mente il forte temporale del 3 settembre 1555, a Sacriston, nella contea di Durham.
A quel tempo io, Gesù e Adam Ant, dormivamo nel sottotetto di un ristorante cinese sconsacrato.
Quando pioveva restavamo in silenzio ad ascoltare il rumore della pioggia, se però tuonava inziavamo a bisticciare perchè i nostri rispettivi genitori, durante l'infanzia, ci avevano raccontato verità diverse sull'origine di questo fenomeno e ognuno di noi sosteneva la propria verità volendo aver ragione.
A Gesù avevano detto che era il rumore del diavolo che passava sui tetti con la sua carriola, per fare raccolta di anime.
A me avevano detto che era il rumore del diavolo che toglieva le tegole dal tetto, posava un rivestimento isolante e poi rimetteva le tegole.
Ad Adam avevano detto che era il rumore del diavolo che faceva sesso sul tetto.
Quando la sera del 3 settemre 1555 nubi scure scure scure iniziarono a riversare pioggia a catinelle , e poi lampi, e poi tuoni sopra Sacriston, noi tre, come sempre, iniziammo a bisticciare.
"Ho ragione io!"
"No, io, i miei genitori non mi avrebbero mai mentito!"
"Che vorresti dire, che i nostri mentivano?"
Diversamete dal solito però, quella sera, prendemmo una decisione, una volta per tutte avremmo saputo la verità salendo sul tetto.
Non fu una decisione presa a cuor leggero perchè avevamo una gran paura del tuono, ed anche del diavolo, ma andare avanti in quel modo non si poteva.
Adam aprì il lucernario e disse rivolgendosi a Gesù:
"Forza, sali sul tetto."
"Io? Perchè io? Vacci tu!" Rispose Gesù.
"Allora ci va Julio."
"No no, io per primo non salgo, ho paura, andiamo insieme."
"Il lucernario è troppo stretto, dobbiamo salire uno alla volta."
"Allora affidiamoci alla sorte."
Adam fece per 10 volte anghingò tre galline e tre capò che indicarono per 10 volte Gesù, Gesù si rassegnò e salì sul tetto.
L'undicesimo anghingò, sempre fatto da Adam, stabilì che io dovevo essere il secondo.
Quando fummo tutti sul tetto, sotto la pioggia battente, ci guardammo un po' intorno per vedere se scorgevamo il diavolo, da qualche parte, che girava con la carriola, o posava rivestimenti, o faceva sesso.
Nulla.
"Vedrete che comparirà all'improvviso, insieme al boato del tuono."
"Sì, all'improvviso, è così che comparirà."
"Allora aspettiamo il tuono."
Completamente inzuppati ci sedemmo ad aspettare il tuono.
Come ogni tuono, anche il nostro tuono si fece precedere da un lampo che squarciò il cielo.
Il lampo che squarciò il cielo e precedette il nostro tuono, aveva la forma di un forcone a tre punte.
Le tre punte del lampo a forma di forcone che squarciò il cielo e precedette il nostro tuono, si abbatterono sulle tre nostre teste e ci fulminarono.
Il tuono non lo sentimmo, ma 72 ore dopo, quando riprendemmo i sensi, là sul tetto del nostro sottotetto, fummo concordi che a colpirci fosse stato il forcone del diavolo.
Non bisticciamo più durante i temporali. Mai più.

Domenica mattina pre-autunnale

E restiamo a letto fino a mezzogiorno.
Fino a farci venire il mal di schiena, il mal di schiena.

Palloncini

Il 97% dei palloncini che sfuggono di mano ai bambini esplode in cielo, fa spaventare un angelo, questi impreca e viene spedito all'inferno.
Il 2% esplode nel reattore di un aereo costringendo il pilota ad un atterraggio d'emergenza.
Il restante 1% esplode oltre la biosfera e da vita a un universo parallelo.

Venditori da spiaggia

Ogni fine estate mi torna alla mente la fine estate del 1638.
A quel tempo io, Gesù e Adam Ant, per pagare l'affitto della baracca sul fiume Musone, dove alloggiavamo, facevamo i venditori ombrellone a ombrellone sulle spiagge tra Numana e Porto Recanati, nella contea delle Marche.
Io vendevo spiedini di cocco.
Gesù vendeva pareo con stampe batik, anche se io e Adam li chiamavamo pareopareo perchè Gesù, quando si aggirava tra gli ombrelloni, strillava pareo due volte senza pausa in mezzo e l'effetto era pareopareo.
Adam invece vendeva occhiali da sole senza lenti per abbronzare il contorno occhi.
Fu proprio Adam che un giorno decise di farmi un bello scherzo, sapendo che erano più quelli che mangiavo di quelli che vendevo, sostituì l'acqua nel secchio che portavo per rinfrescare gli spiedini di cocco, con del gin ad altissima gradazione.
Iniziai a girare per la spiaggia alle 10 del mattino e alle 10:30 ero già ubriaco che sbiascicavo "Cooocobelococofreshco".
Alle 10:50 uno stuolo di giovani madri, capitanate da una finta bionda col costume imbottito, mi circondò per sapere cosa avevo venduto ai loro figli.
La testa girava, barcollavo e alla fine persi l'equilibrio, il naso si infilò tra i seni imbottiti della finta bionda, che mi allungò un ceffone, roteai su me stesso, caddi.
Tutte le giovani madri, e forse anche qualche padre, mi riempirono di botte.
Così malconcio, la sera decisi di non uscire, mentre Gesù e Adam andarono, come sempre, a ballare al Baba Beach di Porto Potenza Picena e quello che combinarono lo lessi il giorno dopo sulla Gazzetta dell'Adriatico.
In sostanza, Gesù, che da vero stacanovista si portava sempre dietro il lavoro, convinse i farisei davanti alla discoteca, che i suoi pareopareo a stampa batik erano da uomo, anzi, erano il must di stagione per il maschio fariseo.
Li vendette tutti racimolando un bel gruzzolo che, da sua abitudine, avrebbe devoluto ai poverelli, cioè noi.
Adam gli chiese in prestito fino all'ultimo quattrino per noleggiare un trenino da turisti, di quelli che girano nelle strade a Natale e a ferragosto, ci caricò tutte le strappone che aveva rimorchiato sulla pista da ballo, partì a tutta birra, sbandò, finì in mare e venne dato per disperso.
In realtà naufragò su un'isola deserta insieme alle strappone, nel mentre trasformatesi in sirene, e dal loro canto venne ispirato.
Scrisse 897 canzoni che, 3 anni dopo, quando tornò sulla terraferma con una zattera fatta di gusci di pistacchio, trovò pessime e chiuse in un cassetto della baracca sul fiume Musone.
Che estate quella del 1638, che estate.

Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand

Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, hai sempre portato quel taglio di capelli?
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, le scarpe a punta non ti fanno male ai piedi?
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, com'è che si intitola quella canzone che piace a me? Dai quella che fa Ich heisse Su-per-fan-tas-tisch!
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, sabato piove?
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, la mia fidanzata dice che se la principessa Sissi non fosse esistita avresti dovuto chiamare la tua orchestra musica e spettacolo Luitpold Prinzregent, è vero?
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, sei stato in villeggiatura ad agosto?
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, com'è che fai sul palco con la gambetta quando tieni il tempo? Dai fammi vedere!
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, tu sei uno di quelli che mangia a quattro palmenti e non ingrassa?
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, mi passi i tuoi vestiti usati? No no, non stare a lavarli, ci penso io.
Alex Kapranos dell'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand, l'orchestra musica e spettacolo Franz Ferdinand.




Champagne e caputzino

A Budapest è sufficiente attraversare un ponte sul Danubio per trovare usi e costumi differenti.
Per esempio, mentre a Buda il caputzino è OUT e lo champagne è IN, a Pest lo champagne è OUT e il caputzino è IN.
Tuttavia, sia gli abitanti di Buda che quelli di Pest, sono concordi nel ritenere IN da pazzi il gelato al pitzstachio.


Partire è un po' inveire

Quando il 3 agosto del 1956, il marito Basil, dopo aver passato l'intera mattina a stipare nel bagagliaio della sua Vauxhall modello Cresta Victor VX 4/90 ogni genere di baule, borsa e valigia, così come sul portapacchi ad uopo allestito sulla capote, le chiese se fossero finalmente pronti a partire per la villeggiatura, Etta Hobbs di Gosforth, nella contea del Tyne and Wear, di professione casalinga, rispose:
"Mettimi premura e di certo qualcosa oblierò. Qualcosa oblierò."



Sesso e romanticismo

Buone maniere

Dramma

 in Atto Unico

di Julio Roberts


"Mi passeresti un po' di salsa mentolina, Pepita Anunciacion?"
"Non dimentichi nulla, Conrado Inocencio?"
"Credi che stia dimenticando qualcosa, Pepita Anunciacion?"
"Ne sono più che certa, Conrado Inocencio. Per..."
"Per..."
"Per fa..."
"Per fare di questo stufato uno stufato indimenticabile, Pepita Anunciacion?"
"No, intendevo per favore, Conrado Inocencio."
"Certo, che sbadato, per favore, Pepita Anunciacion."
"Mi passeresti un po' di salsa mentolina e per favore devono stare nella stessa frase, Conrado Inocencio."
"Naturalmente, nella stessa frase, Pepita Anunciacion."
"Quindi, Conrado Inocencio?"
"Quindi mi passeresti un po' di salsa mentolina, Pepita Anunciacion?"

ZAC

"Mi... hai... pugnalato... al... cuore... Pepita Anunciacion?"
"Sì, Conrado Inocencio."
"Perchè... mi... hai... pugnalato... al... cuore... Pepita Anunciacion?"
"Per insegnarti le buone maniere, Conrado Inocencio."
"Potresti... togliermi... il... pugnale... KOFF KOFF... dal... cuore... Pepita Anunciacion?"
"Per..."
"Per..."
"Per fa..."
"Per farmi vivere... più... KOFF KOFF... a lungo... Pepita Anunciacion?"

ZAC ZAC ZAC

FINE

Insetti, concerti e Bar Mitzvah

Una mattina di fine luglio del 1588, io, Gesù e Adam Ant, ce ne stavamo al ripararo dal sole cocente sotto ad un cedro atlantico all'idroscalo di Milano.
Adam, vedendomi scacciare un insetto fastidioso, disse:
"In estate vorrei essere una zanzara, così andrei a tutti i concerti delle mie orchestre musica e spettacolo preferite senza pagare il biglietto."
"La vita media di una zanzara adulta maschio è di 10/15 giorni, non ne vedresti poi tanti di concerti." Gli fece notare Gesù.
"D'accordo allora facciamo una mosca." Replicò Adam.
"La vita media di una mosc.."
"Ahhh ma che palle, sto solo fantasticando!"
"Scusa, è che al compimento del mio tredicesimo anno di età non ho avuto il Bar Mitzvah che sognavo, da quel giorno ho smesso di fantasticare."
Adam iniziò a raccimolare le sue cose col chiaro intento di andarsene.
"E ora? Dove te ne vai?" Gli chiese Gesù.
"Al concerto dei Beach Boys." Rispose. Poi si fece calabrone e volò via.
Volò via.

Alito

DRAMMA

 in Atto Unico

di Julio Roberts


"Amami, Paquita Conception."
"No, Alvaro Ramiro."
"Perchè no, Paquita Conception?"
"Per via del tuo alito, Alvaro Ramiro."
"Lavo i denti tre volte al dì, Paquita Conception."
"Evidentemente non basta, Alvaro Ramiro."
"Che altro vuoi che faccia, Paquita Conception?"
"Potresti tenere chiusa la bocca, Alvaro Ramiro."
"Se è questo che vuoi, lo farò, perchè ti amo, Paquita Conception."
"Intendevo da subito, Alvaro Ramiro."
"Beninteso da subito, Paquita Conception."
"Per subito intendo ora, Alvaro Ramiro."
"Certo, ora, Paquita Conception."
"Buon Dio, taci, Alvaro Ramiro!"
"Sto tacendo, Paquita Conception!"

BANG BANG

"Mi hai sparato, Paquita Conc..."

BANG BANG

"...ept..."

BANG

"...ion?"

BANG

"Sì, ti ho sparato, ma sento ancora quel cattivo odore, Alvaro Ramiro."
"Guarda, i vicini hanno chiamato il lavaspurgo, Paquita Concep..."

BANG BANG BANG

"...tion."

FINE

Shabby chic

Questa sera,
presso il circolo Massonico degli Illuminati di Saxmundham,  nel Suffolk,
al via il mio corso per creare simpatiche tende da interno
in stile shabby chic,
con il solo utilizzo di medicinali scaduti.

Hello boys

Il 24 luglio del 1607, lo scienziato e cantante melodico Franzisco Telemaco Boiron Boiron, elaborò un'interessante teoria secondo la quale i nomi di orchestre musica e spettacolo contenenti la parola Boys (come Beach Boys o come la sua stessa orchestra musica e spettacolo, Franzisco Telemaco Boiron Boiron & The Boys), fossero appropriati fino al compimento dei 29 anni di età dei membri dell'orchestra musica e spettacolo, poco appropriati dal compimento dei 30 anni di età fino ai 69, di nuovo appropriati dal compimento dei 70 anni di età in poi.
Ancora oggi questa teoria è tenuta in larga considerazione in quasi tutti i paesi del mondo.


Gesù, ma come ti vesti?

Ogni 19 di luglio mi torna alla mente quel 19 di luglio del 1531, quando io, Adam Ant e Richard Ginori, telefonammo per raccomandare Gesù alla redazione del programma televisivo Ma Come Ti Vesti?, quello dove gli amici carogne di uno che si veste male, raccomandano il loro amico che si veste male a Carlenzo Watson Mitchell e ad Enza Carla Mitchell Watson, due che se ne intendono, per rifargli il look da capo a piedi.
La redazione ci disse di portare l'indomani il nostro ignaro amico Gesù davanti all'idromeleria Hobbs, quella che sta in un angolo, a Pudsey, nella contea del West Yorkshire, alle 10 in punto di mattina.
Così facemmo, il giorno seguente, con la scusa di un buon boccale di idromele, ci sedemmo ad un tavolino all'esterno del locale ed ordinammo.
Alle 10 in punto, dall'angolo dell'edificio, sbucarono Carlenzo Watson Mitchell ed Enza Carla Mitchell Watson che gridarono all'unisono:

"GESU', MA COME TI VESTI?!"

A Gesù prese un colpo per lo spavento e ci sputò addosso l'idromele che aveva iniziato a sorseggiare.
Carlenzo Watson Mitchell ed Enza Carla Mitchell Watson, che erano vestiti come confetti, iniziarono a criticare l'outfit di Gesù poi gli misero in mano una carta di credito e due shopping bag e gli strapparono di bocca un "Sì", alla domanda, posta sempre all'unisono, "Accetti di affidarti alle nostre mani esperte per risolvere il tuo problema?"
Quando i due confetti se ne furono andati, Gesù, che non aveva mai visto la trasmissione e continuava ad ignorare il nostro coinvolgimento, un po' confuso ci chiese:
"Ma quale problema?"
E poi:
"Cos'è un outfit?"
Le nostre matte risate...
Di lì a poco alcuni uomini della redazione prelevarono Gesù per portarlo al quartier generale dai due confetti, mentre altri della redazione rimasero per registrare me, Adam e Richard, che spiegavamo davanti alle telecamere il motivo per cui ci eravamo rivolti a Carlenzo Watson Mitchell e ad Enza Carla Mitchell Watson, i due confetti appunto.
Il primo ad essere registrato fui io e dissi:
"E' una vita che indossa quei sandali orrendi, fanno cagare, Carlenzo, Enza Carla, aiutateci voi porca puttana!"
La parte da "fanno" in poi venne tagliata e non andò in onda.
Il secondo ad essere registrato fu Richard, che disse:
"Il suo problema sono gli accessori, gira sempre con quella corda da impiccato legata in vita, Carlenzo, Enza Carla, aiutateci voi porca puttana!"
La parte da "gira" in poi venne tagliata e non andò in onda.
L'ultimo ad essere registrato fu Adam, che disse:
"Ha quel cazzo di sacco di juta per vestito che, quando andiamo a ballare al Baba Beach di Porto Potenza Picena, dobbiamo dirgli di stare ad almeno 20 metri di distanza altrimenti non riusciamo a rimorchiare le strappone. Carlenzo, Enza Carla, aiutateci voi porca di quella puttana!"
La parte da "Ha" in poi venne tagliata e non andò in onda.
A dire il vero tutto il programma non andò in onda, infatti, mentre sugli abiti Gesù si lasciò svogliatamente consigliare, su barba e capelli fu irremovibile, guai a loro se glieli avessero tagliati.
Così lo vestirono come un confetto e, senza accorciarla di un solo millimetro, gli cotonarono, esagerando parecchio parecchio parecchio, la chioma.
Insomma, alla fine sembrava Dave Grohl in quel video tanto tanto tanto divertente, Long Road To Ruin, avete presente?
Quando lo posero davanti allo specchio affinchè potesse vedere la sua trasformazione, Gesù, rosso rosso rosso dalla vergogna, vi si tuffò letteralmente dentro, scomparendovi.
Enza Carla Mitchell Watson svenne... no, scusate, Carlenzo Watson Mitchell svenne ed Enza Carla Mitchell Watson gli diede qualche calcetto nel costato con la scarpa tacco 12 per capire se era ancora in vita.
Ecco perchè quella puntata non andò mai in onda.
Gesù ricomparve dopo più di un mese all'idromeleria Hobbs, indossava i suoi soliti sandali e il sacco di juta legato in vita con la corda, ma la cotonatura quella non era riuscito a scalfirla, la lacca che gli avevano messo per fissarla era veramente troppa. Veramente troppa.

Impero Romano's got talent

Ogni 17 di luglio mi torna alla memoria il 17 di luglio dell'anno 24.
Quel giorno io, Gesù e Adam Ant, di buon mattino, ci mettemmo in fila davanti al colosseo per i casting del primo talent show della storia, Impero Romano's Got Talent.
L'attesa fu interminabile. Dopo ore e ore sotto al sole cocente, stanchi e disidratati, arrivò finalmente il nostro turno.
Due centurioni ci scortarono al cospetto dell'Imperatore Aulo Vitellio che, mangiando uva sdraiato su una chaise longue di oro zecchino, con due sventagliatori ai lati e attorniato dai suoi uomini più fidati, con un cenno del capo ci fece capire che potevamo iniziare.
Adam, che era il più spigliato, fece una breve introduzione:
"Siamo una boy band, ci chiamiamo Pechblenda, presentiamo un brano a cappella di autore sconosciuto che si..."
L'imperatore, con un altro cenno eloquente, gli fece capire di tagliare corto e di iniziare a cantare.
Io diedi il La ed attaccammo:

"Mattone su mattone
viene su la grande casa,
che fatica, che fatica che si fa!
Perché?
Mattone su mattone
viene su la grande casa,
è il Signore che ci vuole abitar con te."

L'imperatore, sempre continuando a mangiare uva, con l'ennesimo cenno eloquente stavolta della mano, ci fece capire quello che il pro-console Ottavio Gregor Mc Gregor tradusse a parole:

"POLLICIUZIO VERSATILIO!"

Udendo il verdetto, i due centurioni che ci avevano introdotto nell'arena aprirono una grata dalla quale uscirono tre gatti soriani.
Erano gatti di strada di quelli spelacchiati e con l'aria poco raccomandabile, il primo aveva una benda sull'occhio destro, il secondo portava un orecchino ad anello nell'orecchio sinistro e il terzo aveva la coda spezzata in tre punti conferendole la forma di un gancio o di un punto interrogativo.
Io e Adam facemmo una risatina.
"Possiamo gestirli." Disse Gesù.
Non riuscimmo a gestirli. Si attaccarono a noi come ventose, ci graffiarono e ci scarnificarono in più punti, mentre ci rotolavamo per terra nel tentativo di toglierceli di dosso.
Quando Aulo Vitellio ritenne che fosse sufficiente alzò la mano non impegnata con l'uva e il pro-console Ottavio Gregor Mc Gregor emise un richiamo per i soriani:

"PFFFSSSHHH!"

Uscendo dal colosseo, un suonatore di cetra della categoria over 70 che invece stava per entrare, ci chiese:
"Com'è andata ragazzi?"
"Vaffanculo, porca puttana!" Gli rispose Adam.
Impolverati, graffiati e scarnificati ci incamminammo per la via di casa, a quei tempi abitavamo tutti e tre a Fregene.
Per un'ora abbondante nessuno parlò, solo Adam ad un certo punto disse:
"La prossima volta il brano lo scelgo io..." Poi tacque di nuovo per il resto del tragitto.
Per il resto del tragitto.

Gazpacho

Dramma in Atto unico di Julio Roberts


"Il più squisito gazpacho di sempre, Ines Dolores Dolores."
"Sarà per il potente veleno che gli aggiunsi, Paco Frascuelo Frascuelo."
"Perchè aggiungesti del potente veleno al gazpacho, Ines Dolores Dolores?"
"Per avvelenarti, Paco Frascuelo Frascuelo."
"E perchè avvelanarmi, Ines Dolores Dolores?"
"Non hai letto il titolo, Paco Frascuelo Frascuelo?"
"Gazpacho - Dramma in Atto unico di Julio Roberts, questo leggo nel titolo, Ines Dolores Dolores."
"Appunto, dramma, non commedia, dramma. Conosci forse qualche dramma a lieto fine, Paco Frascuelo Frascuelo?"
"Perchè io, Ines Dolores Dolores?"
"I protagonisti siamo soltanto noi due ed io preparo un gazpacho troppo squisito per finire avvelenata, Paco Frascuelo Frascuelo."
"E ora che accadrà, Ines Dolores Dolores?"
"Da un momento all'altro si leggerà la scritta FINE, Paco Frascuelo Frascuelo."

FINE

"Ma il potente veleno che mettesti nel gazpacho non ha ancora fatto effetto, Ines Dolores Dolores."
"Nell'attesa gradisci dell'altro gazpacho, Paco Frascuelo Frascuelo?"
"Molto volentieri, sai che non so resistere al tuo squisito gazpacho, Ines Dolores Dolores."

FINE

Pogrom

Il 97% dei bambini maschi nati  tra il 1830 e il 1840 a Swaffham, nella contea del Norfolk, appassionati di incendio di formicai con alcool e cerini, da grandi sono diventati feroci Zar russi che hanno acconsentito e appoggiato pogrom antisemiti, il 2% ha riportato ustioni di una certa importanza, mentre il restante 1% ha vissuto nel terrore dopo la lettura di Kafka.

Cerchi nel grano

Il 12 luglio del 1595 lo scienziato e cantante lirico Ignacio Macario Richardson Richardson elaborò la prima teoria al mondo sui cerchi nel grano. Egli escludeva in assoluto l'origine extraterrestre sostenendo che il fenomeno fosse la burla di esseri umani che, per imprimere i pittogrammi nei campi di cereali, prendevano a prestito astronavi.
Nel corso dei secoli vennero formulate molte altre teorie ma, ancora oggi, questa rimane la più accreditata.

Al ladro! Al ladro!

Quando l'8 luglio del 1651, immersa a fior di filo d'acqua, Etta Hobbs di Bournemouth, nella costa del Dorset sul mare Adriatico, scorse un farabutto che stava rubando il coniglio in porchetta portato per pranzo da sotto il suo ombrellone, gridò "Al ladro! Al ladro!" più forte che potè e vedendo il marito Basil uscire dall'acqua per lanciarsi all'inseguimento, commentò: "In cinquant'anni di matrimonio mai prima d'or correr lo vidi."
Poi, istintivamente, prese una grossa conchiglia, di quelle dove si può sentire il rumore delle onde, se la portò all'orecchio e chiamò un'ambulannza.

Laura e le cicale di mare

Sì, le cicale di mare le cucino ancora come mi insegnasti tu, Laura.
Come mi insegnasti tu. 

Citazioni

"Il mercoleduzio è OUT, il gioveduzio è IN."

Imperatore Augusto, 29 A.C.

Scienza, mistero e frangipane

La sera del 4 luglio del 1694 Etta Hobbs di Rowley Regis, nella contea delle West Midlands, disposta a tutto pur di non perdere l'ultima puntata del reality show Pilotesse in Panne, sostituì le pile del telecomando con petali di frangipane così da impedire il cambio di canale, con conseguente visione del programma Scienza e Mistero, al marito Basil che, una volta aperto il telecomando per controllare lo stato delle pile, si chiese stupefatto: "Scienza o mistero?"

Matematica e cucina marchigiana

Alcune amiche suffragette di Leighton Buzzard, nella contea del Bedfordshire, mi chiedono con una certa insistenza a quando un corso di matematica applicata alla cucina marchigiana.
Purtroppo, per motivi di calendario, tale corso non potrà iniziare prima di settembre 2013, nel mentre, ritenendo di far cosa gradita non soltanto alle amiche suffragette di Leighton Buzzard, ecco in breve i fondamentali della materia: 

Potacchio + Potacchio = Fregantò

Fregantò - Potacchio = Potacchio

Potacchio x 2 = Fregantò

Fregantò : 2 = Potacchio

Il 28 di giugno in crosta di pane del 1709

Ogni 28 di giugno mi torna alla mente il 28 di giugno in crosta di pane del 1709.
A quel tempo avevo 83 anni e come sempre, finita la scuola, mi misi in cerca di un lavoretto estivo così da guadagnare qualche soldino per le cingomme e i semi d'anguria da sparare con la cerbottana.
Quell'anno trovai impiego come apprendista fornaio presso il panificio Cuadretti, Cuadretti con la C, nella vicina Congleton, nella contea del Cheshire.
Il panificio Cuadretti era gestito dalla famiglia Cuadretti, una famiglia particolarmente odiosa, e proprio al membro più odioso dell'odiosa famiglia Cuadretti, la figlia maggiore Connie Cuadretti, mi affiancarono per apprendere il mestiere.
Dovetti imparare semplicemente guardandola perchè l'odiosa Connie Cuadretti era fredda e distaccata e non mi rivolgeva parola.
Dopo una settimana però, nel pieno della notte, mentre stavamo impastando, tutto d'un tratto si girò verso di me inviperita in volto e sbraitò:
"La vuoi smettere di copiare le mie forme di pane? Non ce l'hai un po' di fantasia per crearne di tue? Eh?"
Va detto che Connie Cuadretti dava al suo pane sempre e solo la forma di una batteria di automobile ed io facevo altrettanto perchè pensavo che così dovesse essere.
"Certo, ho fantasia da vendere io." Le risposi.
Spronato da tanta antipatia iniziai subito a modellare il mio impasto fino a dargli in poco tempo la perfetta forma di un nandù.
"E quello cosa sarebbe?" Mi chiese schifata.
"Un nandù, un bellissimo nandù di pane." Dissi.
"Un nandù? Tzè, solo una femminuccia come te può dare al pane la forma di un nandù!" Replicò.
Infornai il mio nandù tentando di ignorare quella strega che mi cantilenava alle spalle:
"Femmi-nu-ccia femmi-nu-ccia femmi-nu-ccia femmi-nu-ccia..."
Lavoravo di pala e ribollivo di rabbia quand'ecco che dentro al forno vidi comparire il Demone del Grano che, con voce di fuoco crepitante, mi chiese:
"La odi vero? Non vorresti darle una lezione?"
"Oh eccome se lo vorrei Signor Demone del Grano, ma non posso, perderei il lavoro." Gli risposi.
A quel punto il Demone del Grano fece una grossa risata tenebrosa come se fosse dentro ad un forno, appunto, e disse:
"Troppo tardi, troppo tardi.." E scomparve.
Nel mentre Connie Cuadretti aveva smesso di cantilenare e quando mi girai capii perchè, era diventata una statua di pane.
Oddio, che cosa avevo combinato!
Feci respiri profondi e cercai di pensare al da farsi.
L'idea migliore che mi venne fu quella di vedere se sotto la crosta fragrante ci fosse la Connie Cuadretti di carne e ossa, così le staccai l'ombelico e guardai dentro, era ripiena di mollica.
Mi raggomitolai in un angolino a piagnucolare disperato.
E piagnucolai, piagnucolai, piagnucolai...
"Hei, femminuccia, ridammi l'ombelico o vedi che ti succede!"
Alzai lo sguardo, era tornata normale, la solita odiosa Connie Cuadretti di sempre.
Incredulo mi avvicinai e le riattaccai l'ombelico che però era rimasto di pane.
Questa cosa la fece andare su tutte le furie tanto che mi centrò il naso con un pugno.
Non ebbi il tempo di riprendermi, mi afferrò per la camicia, mi tirò a portata di labbra e mi baciò.
Fu bellissimo. Lei sapeva di cinque cereali, io di farina doppio zero e sangue.

Il giorno seguente il Signor Cuadretti mi licenziò, mentre Connie Cuadretti dall'ombelico di pane, prese a sfornare solo pane a forma di ombelico, ma poichè il cartello "QUI OMBELICHI DI PANE" inquietava i clienti, Rudolph Cuadretti, fratello di Connie nonchè unico membro non odioso della famiglia Cuadretti perchè cheto e gentile, cambiò il nome da ombelichi a rosette.
Fu un successo.

Adam Ant, io e... Gesù?

Adam ed io siamo stufi di invitarti, tanto tu non vieni mai Gesù.




Pressione bassa

Le prime tracce di pressione bassa risalgono all'antica Mesopotamia.
Si deve invece ai Massili della Numidia Occidentale l'invenzione del meglio a te che a me .

Calcio

Il 13 giugno del 1698 Basil Hobbs di Pilton, nella contea del Rutland, seguendo su maxischermo allestito nella locale piazza la partita Inghilterra-Prussia valida per il girone J dei campionati europei di calcio, volle calcolare quanto tempo avrebbe impiegato la moglie Etta ad abituarsi al cambio di campo dopo l'intervallo.
Il risultato del calcolo fu 45 minuti più recupero.

Terremoto

DRIIIN DRIIIN DRIIIN

- Pronto?
- Julio, sono Gesù, come va?
- Ehhh come va... ho passato un'altra notte in tenda, sono stanco ed ho le ossa rotte, ma non mi lamento, posso ancora ritenermi molto molto fortunato.
- Non dimenticare il disegno di Dio e non perdere la fede.
- Il disegno di Dio, ora come ora, è la tremolante linea di un bimbo delle elementari sulla cartina geografica in corrispondenza della mia regione. In quanto alla fede, ne abbiamo già parlato un sacco di volte, non mi va di fingere.
- Ma Julio, non hai sentito cos'ha detto il Papa? C'ero anche io sepolto sotto le macerie.
- No, sotto le macerie c'erano gli operai che facevano il turno di notte, c'erano mia cugina e suo marito...
- Io sono un simbolo, io sono tutte quelle persone.
- Peccato, al momento servono beni di prima necessità e fondi per ricostruire. Simboli? Uhmmm... simboli... simboli... vediamo un po'... no, non servono.
- E' troppo facile prendersela con me in questo momento.
- Questo te lo riconosco.
- Mi parlerai ancora Julio?
- Sì... lascia passare un po' di tempo però, anzi se non mi cadrà prima un mattone sulla testa mi farò vivo io.
- A presto Julio.
- Ciao Gesù.  


Anni

Poi, così, per motivi miei personali , un 18 di aprile compii gli anni.
E non smisi più. Non smisi più.

La parabola delle parabole già raccontate

Ogni anno, quando arriva il 16 di aprile, ripenso a quel che accadde proprio in quella data nel 1683.
Io, Gesù e Adam Ant, avevamo passato tutto il pomeriggio tra le bancarelle del grande mercato del gres porcellanato di Kingston upon Hull, nella contea dell'East Riding of Yorkshire e verso sera, stanchi stanchi stanchi, andammo come sempre a riposarci un po' in riva al fiume.
Restammo seduti in silenzio per una decina di minuti, poi Gesù interruppe la quiete chiedendo:
"Amici, vi ho mai raccontato la parabola del figlio perso e ritrovato?"
"Uhhh, non so quante volte." Rispose Adam.
"Veramente? E quella dei vignaioli omicidi?"
"Pure." Rispose ancora Adam.
"Uhmmm... e quella del buon samaritano?"
"Per carità!" Sempre piu seccato Adam.
"Quella delle pecore e i capri?"
"Sì!"
"Quella delle dieci vergini?"
"Sì!!!"
"Quella della casa fondata sul..."
"Sì!!!"
"Quella..."
"Sì! Sì! Sì! Sì! Sì!"
"Ma..."
"Tutte ce le hai raccontate, almeno un milione di volte! Arghhhh!" Arrabbiatissimo Adam si alzò e andò a sedersi più distante dove, per cercare di calmarsi, prese a gettare sassi nel fiume.
Calò di nuovo il silenzio poi Gesù evidentemente imbarazzato guardandomi chiese:
"Davvero racconto sempre le stesse cose? Sto diventando così noioso?"
"No amico mio, stai solo invecchiando, come tutti noi."
"Ma ho solo 33 anni!"
"Sono secoli che dici di avere 33 anni, credivi che non ce ne fossimo accorti?"
Si rattristò in viso, gli diedi due pacchette sulla spalla sinistra e nessuno parlò più per il resto della sera.
Per il resto della sera.

Venerdì 13

Ci sono dei venerdì 13 che tipo li vivi oggi e ti sembra sia filato tutto liscio, poi magari tra 60 anni muori.

Ombrello

Quando il 13 aprile del 1779, la moglie Etta, tenendo in bella evidenza nella mano destra un'ombrello chiuso di ottima fattura con manico in pregiato legno a forma di manico d'ombrello, al riparo da una pioggia torrenziale sotto al porticato di casa lo accolse con la domanda: "Indovina cosa dimenticasti uscendo stamane per recarti al lavoro?", il completamente fradicio Basil Hobbs di Royal Wootton Bassett, nella contea del Wiltshire, di professione contabile, rispose: "Dammi un indizio."

La volta che Gesù volle lavare i piedi a me e ad Adam Ant

Ogni anno, quando si avvicina la Pasqua, mi torna alla mente uno strano episodio della mia vita che, oltre a me, ha per protagonisti Adam Ant e Gesù. Soprattutto Gesù.
Una sera di talmente tanti anni fa che non ricordo nemmeno il numero, dopo aver finito di cenare al Punto Macrobiotico di Henley-on-Thames, nella contea dell'Oxfordshire, decidemmo di andare a goderci la tiepida serata in panciolle in riva al fiume.
Ce ne stavamo lì belli tranquilli quando d'un tratto a Gesù venne un'idea che definire bizzarra è dir poco:
"Giochiamo a lavarci reciprocamente i piedi!" Disse con entusiasmo.
Adam prima mi guardò incredulo, poi mi bisbigliò all'orecchio:
"Non sarà mica un feticista dei piedi?"
"Mboh, e cosa ne so, non mi pare il tipo." Gli risposi bisbigliando a mia volta.
"Vabbè vediamo che succede, però se dopo vuole anche pittarmi le unghie la cosa finisce immediatamente."
"Sì sì pure io, uguale... sempre che non abbia il rouge-noir di Chanel, allora sì."
"Sì sì, allora sì anche io, ma solo in quel caso."
Acconsentimmo e Gesù si propose per essere il primo a lavarci i piedi.
Ci togliemmo le scarpe e Adam notò che io avevo i calzini bucati in più punti, mentre io notai che Adam aveva l'alluce sinistro lungo almeno 10 centimetri!
Ci arrotolammo i calzoni al ginocchio e seduti in riva al fiume ci lasciammo lavare i piedi da Gesù. Lo fece con molta cura e delicatezza, fu piacevole insomma.
Arrivato il nostro turno di lavare i piedi a Gesù, ad Adam venne il dubbio di aver lasciato aperto il gas e corse a casa ad accertarsene.
A me invece venne il dubbio di aver lasciato aperto il gas e corsi a casa ad accertarmene.
In effetti fummo un po' malandrini, perchè io ero sicuro di aver chiuso il gas e sono certo anche Adam.
Credo che Gesù ci rimase parecchio male perchè non ci propose più quello strano gioco, non a me e ad Adam almeno, mentre so per certo che lo propose a Richard Ginori che, al contrario nostro, ne fu entusiasta, tanto che ancora oggi, all'approssimarsi della Pasqua, invita Gesù nel suo bagno da megalomane e nel bidet biposto si lavano i piedi vicendevolmente.
Per concludere aggiungo che io non invidio nulla a nessuno, ma il bidet biposto di Richard Ginori, beh, ecco... quello sì.

Prima comunione

Il corpo di Cristo è azimo, è azimo.
Il sangue di Cristo contiene solfiti, contiene solfiti.

Bologna

Mi trovo sul treno regionale veloce che collega Modena, in Emilia-Romagna, con Thornaby-on-Tees, nella contea del North Yorkshire, alla fermata della dotta Bologna salgono grappoli di giovani universitari. Subito la mia mente torna alla prima metà del 600, quando, insieme a Gesù e ad Adam Ant, proprio a Bologna frequentavo la facoltà di Geometria Isoscele. Quanti ricordi. Quante ne abbiamo combinate in quella città.
Per esempio le volte che Gesù, dal muricciuolo di Via dei Malcontenti, gettava una dei suoi sandali nel canale delle Moline e io e Adam Ant, appostati alla famosa finestrella di Via Piella che dà sul canale, aspettavamo che la corrente portasse il sandalo verso di noi e cercavamo di pescarlo con una canna di bambù, con filo interdentale cerato per lenza e un orecchino di bigiotteria per amo. Non ci siamo mai riusciti e tutte le volte Gesù, percorrendo Via Augusto Righi con un sandalo sì e uno no, ci raggiungeva e chiedeva:
"Allora? Lo avete pescato?"
"Macché, niente!" Rispondeva Adam Ant ridendo sotto i baffetti che a quei tempi ancora non portava.
"Ecco sono di nuovo con un sandalo solo. Ma perchè una volta non proviamo con uno dei tuoi stivali Adam? O con una delle tue ginniche Julio?" Si sfogava Gesù.
"Già così con i tuoi sandali, che son tutti una fascetta e un laccetto e offrono maggiori possibilità di appiglio, è un'impresa molto molto ardua, se tentassimo con i miei Pirate Boots di Vivienne Westwood, o con le sneakers Ishikawa da fichetto di Julio, sarebbe un'impresa molto molto molto ardua, per non dire impossibile. Lo capisci vero?" Esagerava Adam.
Le matte risate.
O per esempio quando a tarda notte e per le vie passava soltanto qualche ubriaco, ci divertivamo a fare il numero dell'impiccato. Praticamente legavamo Gesù, che tanto se qualcosa andava storto a Pasqua sarebbe comunque risorto, a mò di impiccato al vecchio porticato in legno di Via Santo Stefano, con quel nodo da marinaio che sembri appeso per il collo ma in realtà sei come imbragato e stai benissimo, poi io e Adam ci nascondevamo dietro al muretto dell'antico palazzo della Mercanzia, nella relativa piazza, e aspettavamo il primo malcapitato. Questi vedeva Gesù impiccato e correva a chiamare aiuto. Quando tornava con i gendarmi, naturalmente, Gesù lo avevamo già ammainato e nascosto insieme a me e ad Adam, si godeva la scena del poveretto che veniva scortato in gattabuia per una notte a smaltire la sbornia.
Le matte matte risate.
O per esempio ancora quando percorrevamo Via Pescherie Vecchie, che così stretta e affollata di mercanti sembrava di stare in un suk, io e Adam rubavamo alcune sardine e le infilavamo nelle tasche facendo ben attenzione che il pescivendolo ci vedesse, così ci inseguiva gridando "Farabutti! Riponete il maltolto!" e intanto Gesù, alle sue spalle, faceva il numero della moltiplicazione dei pesci.
"Ma che dice Signor pescivendolo? Guardi lei stesso, le sembra forse che manchi qualcosa dalla sua cassetta di sardine?" Dicevamo all'unisono e col volto innocente io e Adam.
Questi si girava e vedendo la cassetta con dieci volte tante sardine rispetto a quante ve ne erano prima, sgranava gli occhi sbalordito, poi chiamava la moglie, che le portasse una seggiola e qualcosa di forte da bere.
Le matte matte mattissime risate.
Con tutti questi ricordi il tempo del mio viaggio in treno è trascorso via veloce, sono già arrivato a Thornaby-on-Tees, nella contea del North Yorkshire.
Scendo, piove.
E mi manca Bologna, mi manca Bologna.




Pesce d'aprile

Vedo molta ipocrisia nel pesce d'aprile, esattamente come per
il natale, o è pesce d'aprile tutto l'anno o non è pesce d'aprile mai.