Ogni 10 di settembre mi torna alla memoria il 10 di settembre del 1444, più precisamente la sera in cui Ferenc, il diabolico contorsionista, si esibì a Beccles, nella contea del Suffolk.
Io, Gesù e Adam Ant, aspettavamo quel momento da molto tempo perchè girava voce che Ferenc fosse capace di cose strabilianti, come avvitarsi dentro a un barattolo di carrube sciroppate, oppure ranicchiarsi nella punta di una scarpa.
Emozionati come bambini infilammo i nostri scialli per le serate umide in uno zainetto e ci recammo al parco di Beccles, dove Ferenc avrebbe dato prova della sua abilità contorsionistica.
Al nostro arrivo notammo subito che, a parte noi, non c'era anima viva e cosa ancor più strana, solo tre sedie davanti ad un piccolo palco fatto di cassette di legno per la frutta.
Da quel momento ogni altro spettatore avrebbe trovato solo posto in piedi. Non arrivò nessun altro.
Passò mezz'ora, poi un'ora, poi due ore ma di Ferenc nemmeno l'ombra.
Era buio, l'aria piuttosto fresca, prendemmo dallo zainetto i tre scialli comprati in saldo ai magazzini Cuadretti, Cuadretti con la C, ci coprimmo le spalle e aspettammo ancora un altro po'.
Dopo tre ore decidemmo che era troppo, forse avevamo sbagliato giorno, o forse Ferenc aveva sbagliato giorno, comunque non saremmo rimasti ad attendere oltre.
Delusi tornammo verso casa.
"Magari ha avuto un impegno all'ultimo minuto" disse Gesù durante il cammino.
Adam non rispose, era davvero molto arrabbiato.
Nemmeno io risposi perchè portare lo zainetto si stava rivelando un'impresa faticosa, sembrava pesare 67,5 volte più che all'andata, però non mi lamentai, non volevo che i miei compari pensassero che ero debole, Adam mi avrebbe deriso, mi avrebbe dato della femminuccia, sicuramente. Gesù avrebbe avuto compassione ed io non volevo avere la sua compasione.
Feci uno sforzo tremendo.
Finalmente a casa andammo subito a dormire cercando di dimenticare quella serata.
L'indomani venni svegliato bruscamente dal gran vociare di Adam, stava imprecando, stava imprecando molto, Gesù cercava di chetarlo ma lui imprecava ancora di più.
"Ehy, ma che sta succedendo?" Chiesi.
"Non vedi? Guardati un po' intorno..." E giù altre imprecazioni di Adam e altri tentativi di chetarlo di Gesù.
Mi guardai un po' intorno, la casa sembrava spoglia. La casa era spoglia, durante la notte eravamo stati derubati. Derubati di tutto.
Nell'angolo dove lo avevo lasciato c'era lo zainetto, era aperto, non ricordavo di averlo lasciato aperto, all'interno era vuoto, provai a sollevarlo, era leggero, leggero come doveva essere uno zainetto vuoto.
Io, Gesù e Adam Ant, aspettavamo quel momento da molto tempo perchè girava voce che Ferenc fosse capace di cose strabilianti, come avvitarsi dentro a un barattolo di carrube sciroppate, oppure ranicchiarsi nella punta di una scarpa.
Emozionati come bambini infilammo i nostri scialli per le serate umide in uno zainetto e ci recammo al parco di Beccles, dove Ferenc avrebbe dato prova della sua abilità contorsionistica.
Al nostro arrivo notammo subito che, a parte noi, non c'era anima viva e cosa ancor più strana, solo tre sedie davanti ad un piccolo palco fatto di cassette di legno per la frutta.
Da quel momento ogni altro spettatore avrebbe trovato solo posto in piedi. Non arrivò nessun altro.
Passò mezz'ora, poi un'ora, poi due ore ma di Ferenc nemmeno l'ombra.
Era buio, l'aria piuttosto fresca, prendemmo dallo zainetto i tre scialli comprati in saldo ai magazzini Cuadretti, Cuadretti con la C, ci coprimmo le spalle e aspettammo ancora un altro po'.
Dopo tre ore decidemmo che era troppo, forse avevamo sbagliato giorno, o forse Ferenc aveva sbagliato giorno, comunque non saremmo rimasti ad attendere oltre.
Delusi tornammo verso casa.
"Magari ha avuto un impegno all'ultimo minuto" disse Gesù durante il cammino.
Adam non rispose, era davvero molto arrabbiato.
Nemmeno io risposi perchè portare lo zainetto si stava rivelando un'impresa faticosa, sembrava pesare 67,5 volte più che all'andata, però non mi lamentai, non volevo che i miei compari pensassero che ero debole, Adam mi avrebbe deriso, mi avrebbe dato della femminuccia, sicuramente. Gesù avrebbe avuto compassione ed io non volevo avere la sua compasione.
Feci uno sforzo tremendo.
Finalmente a casa andammo subito a dormire cercando di dimenticare quella serata.
L'indomani venni svegliato bruscamente dal gran vociare di Adam, stava imprecando, stava imprecando molto, Gesù cercava di chetarlo ma lui imprecava ancora di più.
"Ehy, ma che sta succedendo?" Chiesi.
"Non vedi? Guardati un po' intorno..." E giù altre imprecazioni di Adam e altri tentativi di chetarlo di Gesù.
Mi guardai un po' intorno, la casa sembrava spoglia. La casa era spoglia, durante la notte eravamo stati derubati. Derubati di tutto.
Nell'angolo dove lo avevo lasciato c'era lo zainetto, era aperto, non ricordavo di averlo lasciato aperto, all'interno era vuoto, provai a sollevarlo, era leggero, leggero come doveva essere uno zainetto vuoto.
Improvvisamente tutto mi fu chiaro.
Ferenc, il diabolico contorsionista, senza che ce ne accorgessimo si era esibito solo per noi. Solo per noi.
Ferenc, il diabolico contorsionista, senza che ce ne accorgessimo si era esibito solo per noi. Solo per noi.
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