Anni

Poi, così, per motivi miei personali , un 18 di aprile compii gli anni.
E non smisi più. Non smisi più.

La parabola delle parabole già raccontate

Ogni anno, quando arriva il 16 di aprile, ripenso a quel che accadde proprio in quella data nel 1683.
Io, Gesù e Adam Ant, avevamo passato tutto il pomeriggio tra le bancarelle del grande mercato del gres porcellanato di Kingston upon Hull, nella contea dell'East Riding of Yorkshire e verso sera, stanchi stanchi stanchi, andammo come sempre a riposarci un po' in riva al fiume.
Restammo seduti in silenzio per una decina di minuti, poi Gesù interruppe la quiete chiedendo:
"Amici, vi ho mai raccontato la parabola del figlio perso e ritrovato?"
"Uhhh, non so quante volte." Rispose Adam.
"Veramente? E quella dei vignaioli omicidi?"
"Pure." Rispose ancora Adam.
"Uhmmm... e quella del buon samaritano?"
"Per carità!" Sempre piu seccato Adam.
"Quella delle pecore e i capri?"
"Sì!"
"Quella delle dieci vergini?"
"Sì!!!"
"Quella della casa fondata sul..."
"Sì!!!"
"Quella..."
"Sì! Sì! Sì! Sì! Sì!"
"Ma..."
"Tutte ce le hai raccontate, almeno un milione di volte! Arghhhh!" Arrabbiatissimo Adam si alzò e andò a sedersi più distante dove, per cercare di calmarsi, prese a gettare sassi nel fiume.
Calò di nuovo il silenzio poi Gesù evidentemente imbarazzato guardandomi chiese:
"Davvero racconto sempre le stesse cose? Sto diventando così noioso?"
"No amico mio, stai solo invecchiando, come tutti noi."
"Ma ho solo 33 anni!"
"Sono secoli che dici di avere 33 anni, credivi che non ce ne fossimo accorti?"
Si rattristò in viso, gli diedi due pacchette sulla spalla sinistra e nessuno parlò più per il resto della sera.
Per il resto della sera.

Venerdì 13

Ci sono dei venerdì 13 che tipo li vivi oggi e ti sembra sia filato tutto liscio, poi magari tra 60 anni muori.

Ombrello

Quando il 13 aprile del 1779, la moglie Etta, tenendo in bella evidenza nella mano destra un'ombrello chiuso di ottima fattura con manico in pregiato legno a forma di manico d'ombrello, al riparo da una pioggia torrenziale sotto al porticato di casa lo accolse con la domanda: "Indovina cosa dimenticasti uscendo stamane per recarti al lavoro?", il completamente fradicio Basil Hobbs di Royal Wootton Bassett, nella contea del Wiltshire, di professione contabile, rispose: "Dammi un indizio."

La volta che Gesù volle lavare i piedi a me e ad Adam Ant

Ogni anno, quando si avvicina la Pasqua, mi torna alla mente uno strano episodio della mia vita che, oltre a me, ha per protagonisti Adam Ant e Gesù. Soprattutto Gesù.
Una sera di talmente tanti anni fa che non ricordo nemmeno il numero, dopo aver finito di cenare al Punto Macrobiotico di Henley-on-Thames, nella contea dell'Oxfordshire, decidemmo di andare a goderci la tiepida serata in panciolle in riva al fiume.
Ce ne stavamo lì belli tranquilli quando d'un tratto a Gesù venne un'idea che definire bizzarra è dir poco:
"Giochiamo a lavarci reciprocamente i piedi!" Disse con entusiasmo.
Adam prima mi guardò incredulo, poi mi bisbigliò all'orecchio:
"Non sarà mica un feticista dei piedi?"
"Mboh, e cosa ne so, non mi pare il tipo." Gli risposi bisbigliando a mia volta.
"Vabbè vediamo che succede, però se dopo vuole anche pittarmi le unghie la cosa finisce immediatamente."
"Sì sì pure io, uguale... sempre che non abbia il rouge-noir di Chanel, allora sì."
"Sì sì, allora sì anche io, ma solo in quel caso."
Acconsentimmo e Gesù si propose per essere il primo a lavarci i piedi.
Ci togliemmo le scarpe e Adam notò che io avevo i calzini bucati in più punti, mentre io notai che Adam aveva l'alluce sinistro lungo almeno 10 centimetri!
Ci arrotolammo i calzoni al ginocchio e seduti in riva al fiume ci lasciammo lavare i piedi da Gesù. Lo fece con molta cura e delicatezza, fu piacevole insomma.
Arrivato il nostro turno di lavare i piedi a Gesù, ad Adam venne il dubbio di aver lasciato aperto il gas e corse a casa ad accertarsene.
A me invece venne il dubbio di aver lasciato aperto il gas e corsi a casa ad accertarmene.
In effetti fummo un po' malandrini, perchè io ero sicuro di aver chiuso il gas e sono certo anche Adam.
Credo che Gesù ci rimase parecchio male perchè non ci propose più quello strano gioco, non a me e ad Adam almeno, mentre so per certo che lo propose a Richard Ginori che, al contrario nostro, ne fu entusiasta, tanto che ancora oggi, all'approssimarsi della Pasqua, invita Gesù nel suo bagno da megalomane e nel bidet biposto si lavano i piedi vicendevolmente.
Per concludere aggiungo che io non invidio nulla a nessuno, ma il bidet biposto di Richard Ginori, beh, ecco... quello sì.

Prima comunione

Il corpo di Cristo è azimo, è azimo.
Il sangue di Cristo contiene solfiti, contiene solfiti.

Bologna

Mi trovo sul treno regionale veloce che collega Modena, in Emilia-Romagna, con Thornaby-on-Tees, nella contea del North Yorkshire, alla fermata della dotta Bologna salgono grappoli di giovani universitari. Subito la mia mente torna alla prima metà del 600, quando, insieme a Gesù e ad Adam Ant, proprio a Bologna frequentavo la facoltà di Geometria Isoscele. Quanti ricordi. Quante ne abbiamo combinate in quella città.
Per esempio le volte che Gesù, dal muricciuolo di Via dei Malcontenti, gettava una dei suoi sandali nel canale delle Moline e io e Adam Ant, appostati alla famosa finestrella di Via Piella che dà sul canale, aspettavamo che la corrente portasse il sandalo verso di noi e cercavamo di pescarlo con una canna di bambù, con filo interdentale cerato per lenza e un orecchino di bigiotteria per amo. Non ci siamo mai riusciti e tutte le volte Gesù, percorrendo Via Augusto Righi con un sandalo sì e uno no, ci raggiungeva e chiedeva:
"Allora? Lo avete pescato?"
"Macché, niente!" Rispondeva Adam Ant ridendo sotto i baffetti che a quei tempi ancora non portava.
"Ecco sono di nuovo con un sandalo solo. Ma perchè una volta non proviamo con uno dei tuoi stivali Adam? O con una delle tue ginniche Julio?" Si sfogava Gesù.
"Già così con i tuoi sandali, che son tutti una fascetta e un laccetto e offrono maggiori possibilità di appiglio, è un'impresa molto molto ardua, se tentassimo con i miei Pirate Boots di Vivienne Westwood, o con le sneakers Ishikawa da fichetto di Julio, sarebbe un'impresa molto molto molto ardua, per non dire impossibile. Lo capisci vero?" Esagerava Adam.
Le matte risate.
O per esempio quando a tarda notte e per le vie passava soltanto qualche ubriaco, ci divertivamo a fare il numero dell'impiccato. Praticamente legavamo Gesù, che tanto se qualcosa andava storto a Pasqua sarebbe comunque risorto, a mò di impiccato al vecchio porticato in legno di Via Santo Stefano, con quel nodo da marinaio che sembri appeso per il collo ma in realtà sei come imbragato e stai benissimo, poi io e Adam ci nascondevamo dietro al muretto dell'antico palazzo della Mercanzia, nella relativa piazza, e aspettavamo il primo malcapitato. Questi vedeva Gesù impiccato e correva a chiamare aiuto. Quando tornava con i gendarmi, naturalmente, Gesù lo avevamo già ammainato e nascosto insieme a me e ad Adam, si godeva la scena del poveretto che veniva scortato in gattabuia per una notte a smaltire la sbornia.
Le matte matte risate.
O per esempio ancora quando percorrevamo Via Pescherie Vecchie, che così stretta e affollata di mercanti sembrava di stare in un suk, io e Adam rubavamo alcune sardine e le infilavamo nelle tasche facendo ben attenzione che il pescivendolo ci vedesse, così ci inseguiva gridando "Farabutti! Riponete il maltolto!" e intanto Gesù, alle sue spalle, faceva il numero della moltiplicazione dei pesci.
"Ma che dice Signor pescivendolo? Guardi lei stesso, le sembra forse che manchi qualcosa dalla sua cassetta di sardine?" Dicevamo all'unisono e col volto innocente io e Adam.
Questi si girava e vedendo la cassetta con dieci volte tante sardine rispetto a quante ve ne erano prima, sgranava gli occhi sbalordito, poi chiamava la moglie, che le portasse una seggiola e qualcosa di forte da bere.
Le matte matte mattissime risate.
Con tutti questi ricordi il tempo del mio viaggio in treno è trascorso via veloce, sono già arrivato a Thornaby-on-Tees, nella contea del North Yorkshire.
Scendo, piove.
E mi manca Bologna, mi manca Bologna.




Pesce d'aprile

Vedo molta ipocrisia nel pesce d'aprile, esattamente come per
il natale, o è pesce d'aprile tutto l'anno o non è pesce d'aprile mai.