Il terzo bacio

Ogni 14 di dicembre mi torna alla mente il mio terzo bacio, avevo 75 anni e vivevo a Woodley, nel Berkshire.
Quella mattina presi il torpedone organizzato dal locale circolo sportivo, per recarmi a Crowthorne con la squadra di Dodgeball per la quale ero addetto agli asciugamani, le Cuadretti Sisters.
Le Cuadretti Sisters, Cuadretti con la C, erano Connie, Bettie, Ettie e Gettie, poi c'era il fratello Rudolph, l'animo gentile della famiglia, quella sera, con le loro divise di raso, si sarebbero giocate il gran derby del Berkshire.
Durante il viaggio ci fermammo all'autogrill per ristorarci, io andai diritto al reparto cioccolate e quando feci per prenderne una, sentii una voce bisbigliarmi "Rubane una per me" da dietro le spalle, mi girai, era l'odiata Connie Cuadretti. "Non ci penso proprio" le dissi e andai a pagare la mia cioccolata.
Riprendemmo il viaggio, dopo minuti 2 e secondi 39, Connie Cuadretti si sedette al mio fianco e mi sfilò dalla tasca una cioccolata alle nocciole che non era la stessa che avevo comperato io, ce l'aveva infilata lei all'autogrill, era riuscita a farmela rubare. La scartò, le diede un morso, poi mi baciò. Lei sapeva di fondente e di nocciole, io di sangue perchè, per l'agitazione post-furto, mi ero martoriato un labbro. 
Quella sera le Cuadretti Sisters persero il gran derby del Berkshire e Connie Cuadretti diede la colpa a me perchè gli asciugamani erano ruvidi.

Dopo quel giorno, a Connie Cuadretti venne l'idea di vendere, durante le feste di paese, quadretti di cioccolata incartati con messaggi scritti di suo pugno.
All'inizio i messaggi erano del tipo "Ti spacco la faccia", "Sei morto" e "Ce l'hai con me?", poi fortunatamente intervenne il fratello, Rudolph Cuadretti, che rese la cosa molto più sentimentale.
      

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