Ogni 20 di dicembre mi torna alla mente il mio quinto bacio.
Avevo 79 anni, per campare mi ero unito al circo Hobbs, la mattina non mi radevo e la sera, con le imbottiture nei punti giusti, facevo il numero della donna barbuta.
Quel giorno piantammo il tendone a Poulton-le-Fylde, nel Lancashire, e un cattivo presentimento mi pervase già al primo paletto.
La sera a fine spettacolo, mi ritirai per togliere le imbottiture dai punti giusti, ed eccola lì, l'odiata Connie Cuadretti, Cuadretti con la C, che avevo notato poco prima in mezzo al pubblico, ora se ne stava seduta sulla scaletta del mio carrozzone.
"Tu non sei una donna" disse guardandomi in cagnesco.
"Sono più donna di te" le risposi con un imbarazzante falsetto inventato sul momento, d'altronde durante il mio numero non dovevo parlare.
"Impostore! Rivoglio i soldi del biglietto!" urlò avventandosi su di me.
Mi strappò le ciglia finte e con quelle anche le vere sulle quali erano incollate, a seguire un calcione in mezzo alle gambe.
Caddi a terra ranicchiato nel dolore, senza respiro e annaspando con le braccia, proprio come quando si è maschi e si riceve un calcione in mezzo alle gambe.
Prima di andarsene, raccolse 99 pence che erano caduti dalla tasca segreta sita tra le imbottiture nei punti giusti, li trattenne a titolo di rimborso del biglietto, poi mi baciò. Sapeva di ambra-magnolia, io di acetilcisteina.
Avevo 79 anni, per campare mi ero unito al circo Hobbs, la mattina non mi radevo e la sera, con le imbottiture nei punti giusti, facevo il numero della donna barbuta.
Quel giorno piantammo il tendone a Poulton-le-Fylde, nel Lancashire, e un cattivo presentimento mi pervase già al primo paletto.
La sera a fine spettacolo, mi ritirai per togliere le imbottiture dai punti giusti, ed eccola lì, l'odiata Connie Cuadretti, Cuadretti con la C, che avevo notato poco prima in mezzo al pubblico, ora se ne stava seduta sulla scaletta del mio carrozzone.
"Tu non sei una donna" disse guardandomi in cagnesco.
"Sono più donna di te" le risposi con un imbarazzante falsetto inventato sul momento, d'altronde durante il mio numero non dovevo parlare.
"Impostore! Rivoglio i soldi del biglietto!" urlò avventandosi su di me.
Mi strappò le ciglia finte e con quelle anche le vere sulle quali erano incollate, a seguire un calcione in mezzo alle gambe.
Caddi a terra ranicchiato nel dolore, senza respiro e annaspando con le braccia, proprio come quando si è maschi e si riceve un calcione in mezzo alle gambe.
Prima di andarsene, raccolse 99 pence che erano caduti dalla tasca segreta sita tra le imbottiture nei punti giusti, li trattenne a titolo di rimborso del biglietto, poi mi baciò. Sapeva di ambra-magnolia, io di acetilcisteina.
Da quella volta non mi esibii più come donna barbuta, provai per un po' a mangiare il fuoco ma mi venne la gastrite e lasciai il circo Hobbs. Connie Cuadretti invece, verificò sempre che le donne barbute dei circhi che arrivavano in città, fossero effettivamente donne piazzando loro un calcione tra le gambe.
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