Un po' di Giappone a South Petherton

Se fossi il protagonista di un romanzo contemporaneo giapponese, sarei uno studente, avrei il pomeriggio di una tiepida giornata di primavera completamente libero e pertanto, leggerei un libro bevendo sake al tavolo di un bar.
Non mi accadrebbe nulla insomma, tuttavia i lettori trarrebbero un totale senso di pace da tutta questa nullaccadenza.
Naturalmente, a pagina 50, arriverebbe una deliziosa ragazza sconosciuta che, per motivi suoi personali, siederebbe al mio tavolo, mi chiederebbe cosa leggo, se ho mai assaggiato il giulebbe e cosa ne so di lanugine ombelicale, giusto per arrivare a pagina 100 dove faremmo all'amor, dove faremmo all'amor.
A pagina 150 ci diremmo addio perchè, sempre per motivi suoi personali di lei, motivi che la fanno anche un po' piangere, non potremmo rivederci mai più.
Tutto questo se fossi il protagonista di un romanzo contemporaneo giapponese.
Ma non lo sono quindi me ne sto qui, a South Petherton, nel Somerset, seduto al banco dell'idromeleria Hobbs dei coniugi Etta e Basil, che trovo un po' invecchiati. Alla mia destra Adam Ant lucida i bottoni della sua giacca da pirata dandy, a sinistra Gesù fa ciondolare le gambe dallo sgabello e ciabatta coi sandali slacciati ai piedi, piedi che puzzano un po' ma non ho il coraggio di dirglielo.
Fuori piove e dalla vetrata vedo passare Connie Cuadretti, Cuadretti con la C, regge un ombrello magenta, e penso che sia diventata una bella donna, nonostante il suo caratteraccio e quell'aria da eterna giovinetta di 85 anni.
Forse oggi, a South Petherton, nel Somerset, c'è un po' di Giappone, un po' di Giappone.

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