Terremoto

DRIIIN DRIIIN DRIIIN

- Pronto?
- Julio, sono Gesù, come va?
- Ehhh come va... ho passato un'altra notte in tenda, sono stanco ed ho le ossa rotte, ma non mi lamento, posso ancora ritenermi molto molto fortunato.
- Non dimenticare il disegno di Dio e non perdere la fede.
- Il disegno di Dio, ora come ora, è la tremolante linea di un bimbo delle elementari sulla cartina geografica in corrispondenza della mia regione. In quanto alla fede, ne abbiamo già parlato un sacco di volte, non mi va di fingere.
- Ma Julio, non hai sentito cos'ha detto il Papa? C'ero anche io sepolto sotto le macerie.
- No, sotto le macerie c'erano gli operai che facevano il turno di notte, c'erano mia cugina e suo marito...
- Io sono un simbolo, io sono tutte quelle persone.
- Peccato, al momento servono beni di prima necessità e fondi per ricostruire. Simboli? Uhmmm... simboli... simboli... vediamo un po'... no, non servono.
- E' troppo facile prendersela con me in questo momento.
- Questo te lo riconosco.
- Mi parlerai ancora Julio?
- Sì... lascia passare un po' di tempo però, anzi se non mi cadrà prima un mattone sulla testa mi farò vivo io.
- A presto Julio.
- Ciao Gesù.  


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