Classifiche

Che siano di dischi, di libri o di film, le classifiche di fine anno
che andrete a stilare, verranno lette al 99% da voi medesimi
per una particolare forma di autocompiacimento,
 e per il restante 1% da voi medesimi.

Comunicazione di servizio

Servono
 U R G E N T E M E N T E
 ballerini esperti nel metodo di danza casuale di Odette Lee Cook
originale del 1844!
Se vi sentite all'altezza recatevi tosto
al salone delle feste di Bishop's Stortford, nell'East Hertfordshire,
diversamente non fate perdere tempo.

Festività natalizie

Il 99% di voi, durante le festività natalizie, pensa di aprire un ristorante
e di farci cucinare la propria madre senza pagarla.
Il restante 1% lo ha già fatto.

Porky shoes

Sesso e laicità

La prima volta che mi dichiarai

Ogni 24 di dicembre mi torna alla mente la prima volta che, col coraggio della gioventù, mi proposi come fidanzato ad una ragazza.
Vivevo a Bishop’s Waltham nella contea dell’Hampshire, avevo 81 anni e lavoravo come paggio soffiatore raffreddatore di minestra presso la villa della Duchessa di Andover.
Quel giorno venni convocato per una commissione dal capo cucina Basil Hobbs: “Giovanotto, recati tosto in paese alla drogheria Cuadretti, mi raccomando Cuadretti con la C, e procurati del cerfoglio, altrimenti la minestra della Duchessa mancherà di sapore. Vedi di sbrigarti.”
Per fare prima possibile presi la Porsche 911 S del ’66 del Duca. Trovare la drogheria Cuadretti non fu difficile, era l’unica con la C, parcheggiai ed entrai.
Dietro al banco a servire c’era più o meno tutta la famiglia Cuadretti ma, sfortunatamente, a me toccò la figlia più odiosa, Connie Cuadretti.
“Che vuoi?” mi chiese sgarbata.
“Cerfoglio.” risposi secco.
“Cerfoglio? Sei gay?”
“No, mi serve solo del cerfoglio, ed ho molta fretta.”
Fece una smorfia schifata e si ritirò nel retrobottega. Quando riapparve con quei mazzetti di cerfoglio tra le mani la trovai improvvisamente bellissima e la immaginai con un bouquet di rose, vestita da sposa al nostro matrimonio.
Senza far caso, come avrei dovuto, al fatto che mi sbattè i ciuffi di cerfoglio in faccia, mi dichiarai: “Signorina Quadretti, lei è meravigliosa, vorrebe fidanzarsi col sottoscritto?”
Purtroppo non le sfuggì l’errore che feci pronunciando il suo nome e mi stampò una pigna in bocca.
Stramazzai al suolo. Un po’ per tranquillizzare la clientela ma anche per sincera preoccupazione, Rudolph Cuadretti, l’unico figlio maschio cheto e gentile della famiglia Cuadretti  venne a soccorrermi, Connie però gli fece cenno di stare alla larga e rivolgendosi a tutti i presenti disse: “E’ tutto a posto, io e il mio fidanzato abbiamo avuto un battibecco.”
Con una mano dietro la nuca mi sistemò a sedere, poi mi baciò. Sapeva di cerfoglio, io di sangue.

Feci tardi e il capo cucina Basil Hobbs si arrabbiò molto. Anche il Duca si arrabbiò molto per via della Porsche,  fatto sta che il giorno seguente venni licenziato.
Connie Cuadretti invece, per un po’ di tempo se ne andò in giro dicendo che eravamo fidanzati, benché dopo quel breve attimo, io avessi ripreso ad odiarla come e più di prima.

Confidenze di Natale

"Gesù, che cos'hai? Sembri triste."
"Ma no niente, si avvicina il mio compleanno..."
"Mbeh?"
"Festeggiare ancora il compleanno passati i 2.000... cioè... mi sento come un vecchio col cappellino di carta e la lingua di Menelik... ecco, l'ho detto."
"Credo di capire."
"Scusa lo sfogo."
"E' tutto ok, mi piace quando ti confidi con me."
"Mi piace confidarmi con te."
"Quindi, come la chiudiamo questa conversazione?
"Io la concluderei così: il Natale no, il Natale no no, il Natale no no no!"
"Che matto che sei, buon Natale Gesù."
"Buon Natale Julio."

Pechblenda

Il periodo della giovinezza che ricordo più piacevolmente è quello dei Pechblenda, la band in cui suonavo intorno ai 70 anni insieme a Gesù, Adam Ant e Nino Bixio.
Ci chiamavamo Pechblenda in onore del nostro minerale radioattivo preferito, o meglio, il preferito mio di Adam Ant e di Nino Bixio, perchè Gesù non aveva veramente un minerale radioattivo preferito, fingeva per fare dispetto al suo severo padre che voleva che amasse indistintamente tutti i minerali, strano tipo suo padre, molto schivo, ora che ci penso credo di non averlo nemmeno mai visto.
Una sera, durante un infuocato concerto al Maramagma, il locale più IN di Much Wenlock nella contea dello Shropshire, Gesù, sempre per fare dispetto al suo severo padre che non voleva che si scalmanasse, si scalmanò. A metà del nostro brano più noto, Miao Again, approfittando del lungo assolo di batteria di Nino Bixio, posò il basso, guardò me e Adam Ant e disse "Che sian scribi o farisei, mi tufferò tra di loro dal palco" e poi, mentre spiccava il volo, "Già una volta morii, ma poi risorsi".
Non atterrò mai, fu letteralmente assorbito dalle mani alzate dei fans che lo acclamavano pronti a prenderlo, scomparve. Il concerto venne interrotto, ma nessuno protestò perchè quell'irripetibile effetto speciale valeva più del prezzo del biglietto.
Gesù non lo rivedemmo mai più, tuttavia, pur essendo un bassista mediocre, grazie alla sparizione diventò una leggenda del rock.
I Pechblenda lo sostituirono con una certa Connie Cuadretti, Cuadretti con la C, perchè pare che avere un bassista donna fosse IN, ma che errore fu, si rivelò odiosa, dispotica e manesca.
Dopo nemmeno un mese la band si sciolse.

Il quinto bacio

Ogni 20 di dicembre mi torna alla mente il mio quinto bacio.
Avevo 79 anni, per campare mi ero unito al circo Hobbs, la mattina non mi radevo e la sera, con le imbottiture nei punti giusti, facevo il numero della donna barbuta.
Quel giorno piantammo il tendone a Poulton-le-Fylde, nel Lancashire, e un cattivo presentimento mi pervase già al primo paletto.
La sera a fine spettacolo, mi ritirai per togliere le imbottiture dai punti giusti, ed eccola lì, l'odiata Connie Cuadretti, Cuadretti con la C, che avevo notato poco prima in mezzo al pubblico, ora se ne stava seduta sulla scaletta del mio carrozzone.
"Tu non sei una donna" disse guardandomi in cagnesco.
"Sono più donna di te" le risposi con un imbarazzante falsetto inventato sul momento, d'altronde durante il mio numero non dovevo parlare.
"Impostore! Rivoglio i soldi del biglietto!" urlò avventandosi su di me.
Mi strappò le ciglia finte e con quelle anche le vere sulle quali erano incollate, a seguire un calcione in mezzo alle gambe.
Caddi a terra ranicchiato nel dolore, senza respiro e annaspando con le braccia, proprio come quando si è maschi e si riceve un calcione in mezzo alle gambe.
Prima di andarsene, raccolse 99 pence che erano caduti dalla tasca segreta sita tra le imbottiture nei punti giusti, li trattenne a titolo di rimborso del biglietto, poi mi baciò. Sapeva di ambra-magnolia, io di acetilcisteina.

Da quella volta non mi esibii più come donna barbuta, provai per un po' a mangiare il fuoco ma mi venne la gastrite e lasciai il circo Hobbs. Connie Cuadretti invece, verificò sempre che le donne barbute dei circhi che arrivavano in città, fossero effettivamente donne piazzando loro un calcione tra le gambe.



Occasioni mancate

Il 30 marzo del 1967, mi trovavo al Chelsea Manor Photograpic Studios immerso in una scenografia caotica, d’un tratto il cartonato di Bob Dylan che stava al mio fianco, mi disse: “Hai una scarpa sclacciata.” Mi chinai per riannodare le stringhe e in quel mentre il fotografo, Michael Cooper, fece lo scatto.
Fu così che non venni immortalato sulla copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.
Che tu sia  maledetto Bob Dylan, che tu sia maledetto.

La seconda volta che feci all'amor ed il mio quarto bacio

Ogni 16 di dicembre mi tornano alla mente la seconda volta che feci all'amor ed il mio quarto bacio.
Avevo 77 anni, vivevo ad Appleby-in-Westmorland, nella contea del Cumbria, facevo il regista ma, dopo il flop del peplum "Maciste contro il fumo passivo", caddi in disgrazia e fui costretto a stare nel garage della famiglia Cuadretti, Cuadretti con la C. Era l'unico affitto che potevo permettermi.
I Cuadretti erano persone odiose, ad eccezione di Rudolph, l'unico figlio maschio, che era cheto e gentile.
Quella mattina venni svegliato da "Back in the U.S.S.R." dei Beatles suonata a volume altissimo, uscii dal garage in pigiama, la musica proveniva dalla camera di Connie Cuadretti, la figlia più odiosa dell'odiosa famiglia Cuadretti.
Mi affacciai alla sua finestra, mi vide.
"Che c'è, non ti piacciono i Beatles?" chiese.
"Oh sì che mi piacciono, sono la mia orchestra musica e spettacolo preferita" risposi.
"Entra pivello, fammi vedere come balli" disse.
Mentre scavalcavo la finestra Connie Cuadretti mise nel giradischi il 45 giri di "Twist and shout" ed io, una volta dentro, iniziai a dimenarmi come se avessi delle api nelle braghe del pigiama.
Proprio come mi sarei dovuto aspettare, prese a canzonarmi dicendo che ballavo come una femminuccia e che avevo stecchi di gelato al posto delle gambe, poi d'improvviso mi scaraventò sul letto e mi fece all'amor.
Mi stava appunto facendo all'amor quando, senza bussare, entrò il fratello cheto e gentile Rudoplh Cuadretti, analizzò in pochi attimi la situazione poi scappò urlante e in lacrime. Avevo sempre avuto il sospetto di piacergli.
Connie Cuadretti divenne una furia, mi assestò una pigna nell'occhio sinistro e sbraitò "Ecco, sei contento, hai fatto piangere mio fratello!", poi mi baciò. Lei sapeva di ylang-ylang, io di sangue che mi colava dall'arcata sopraccigliare.
Dopo secondi 7, Connie Cuadretti mi scaraventò per la seconda volta nella mattina ma, questa volta, fuori dalla finestra.

Il giorno seguente ricevetti lo sfratto, mentre a Connie Cuadretti venne l'idea di unire la danza alla violenza ed inventò un ballo dove ci si prendeva a spallate, lo chiamò "Sfogo", nome che col tempo venne storpiato dai ballerini che avevano perso i denti in "Pogo".

Pinza fustellatrice

Cos'è che fino ad ora vi ha impedito di avere in casa,
tra le vostre cose più preziose, una pinza fustellatrice?
Ogni volta che dovete aggiungere un buco alla cinta,
il pensiero va a lei, la pinza fustellatrice.
 Ohhh se solo avessi un pinza fustellatrice,
già ma poi non la comprate perchè,
Che la compro a fare, la userei una volta e poi più.
Ebbene, da stasera, alle 9 PM presso la sala polivalente
della gipsoteca di Newbiggin-by-the-Sea,
 al via la prima lezione del mio corso per costruire
una pinza fustellatrice con oggetti di uso comune,
nella fattispecie un chiodo e un martello.

Il terzo bacio

Ogni 14 di dicembre mi torna alla mente il mio terzo bacio, avevo 75 anni e vivevo a Woodley, nel Berkshire.
Quella mattina presi il torpedone organizzato dal locale circolo sportivo, per recarmi a Crowthorne con la squadra di Dodgeball per la quale ero addetto agli asciugamani, le Cuadretti Sisters.
Le Cuadretti Sisters, Cuadretti con la C, erano Connie, Bettie, Ettie e Gettie, poi c'era il fratello Rudolph, l'animo gentile della famiglia, quella sera, con le loro divise di raso, si sarebbero giocate il gran derby del Berkshire.
Durante il viaggio ci fermammo all'autogrill per ristorarci, io andai diritto al reparto cioccolate e quando feci per prenderne una, sentii una voce bisbigliarmi "Rubane una per me" da dietro le spalle, mi girai, era l'odiata Connie Cuadretti. "Non ci penso proprio" le dissi e andai a pagare la mia cioccolata.
Riprendemmo il viaggio, dopo minuti 2 e secondi 39, Connie Cuadretti si sedette al mio fianco e mi sfilò dalla tasca una cioccolata alle nocciole che non era la stessa che avevo comperato io, ce l'aveva infilata lei all'autogrill, era riuscita a farmela rubare. La scartò, le diede un morso, poi mi baciò. Lei sapeva di fondente e di nocciole, io di sangue perchè, per l'agitazione post-furto, mi ero martoriato un labbro. 
Quella sera le Cuadretti Sisters persero il gran derby del Berkshire e Connie Cuadretti diede la colpa a me perchè gli asciugamani erano ruvidi.

Dopo quel giorno, a Connie Cuadretti venne l'idea di vendere, durante le feste di paese, quadretti di cioccolata incartati con messaggi scritti di suo pugno.
All'inizio i messaggi erano del tipo "Ti spacco la faccia", "Sei morto" e "Ce l'hai con me?", poi fortunatamente intervenne il fratello, Rudolph Cuadretti, che rese la cosa molto più sentimentale.
      

La prima volta che feci all'amor, che feci all'amor

Ogni 13 di dicembre mi torna alla mente la prima volta che feci all'amor, avevo 73 anni, vivevo a Englefield Green nella contea del Surrey, ero spavaldo e assetato di esperienze.
Quel pomeriggio, io, Gesù, Adam Ant e Gregor Samsa, giocavamo a palla bollata nel cortile della parrocchia di Saint Prometheus quando, da dietro il sagrato, sbucò l'odiata Connie Cuadretti, Cuadretti con la C.
Connie Cuadretti, come suo solito, iniziò con le provocazioni, disse che giocavamo come femminucce e che avevamo le braccia di burro, poi si impossessò della palla e ci bombardò come se di palle ne avesse 1.000, piovevano colpi da tutte le parti.
Gregor Samsa e Gesù si fecero subito da parte, il primo perchè in queste situazioni diventava piccolo come un insetto e il secondo perchè il suo severo padre non voleva che reagisse alle provocazioni.
Adam, 10 minuti dopo, disse "Ho appuntamento dal dentista" e in effetti andò dal dentista.
Rimasi solo a prender pallonate ma non volevo darla vinta a Connie Cuadretti che, da parte sua, si stava sovraeccitando per la mia ostinata resistenza, tanto che dopo minuti 57 e secondi 3 sospese l'attacco e disse "Vieni un po' qui".
Mi prese per un braccio e mi portò dietro ad un cespuglio.
Mentre facevamo all'amor notai che Connie Cuadretti profumava di routine, io di verginità persa, ma poi anche di sangue perchè appena terminato, già sfinito, mi tramortì definitivamente tirandomi con violenza la palla in faccia. Avevo il naso rotto e lei gridava "Affondato! Affondato!" 
Quella fu la prima volta che feci all'amor, che feci all'amor.

Per concludere aggiungo che Connie Cuadretti, dopo quel giorno, apportò alcune modifiche alle regole della palla bollata, si procurò quattro compari, delle bizzarre divise di raso e invento il Dodgeball.

Why did you shoot him?

TRAMA
Una ragazza madre mette al mondo
un neoneato dal carattere difficile
che cerca di impedirle in tutti i modi di fidanzarsi.
Alla fine lo spasimante muore.

Quote rosa

"Io non ricevo gloria dagli uomini", disse un giorno Gesù a me,
Giacomo il Maggiore e Adam Ant, il quale polemizzò:
"Tuttavia non ci sono quote rosa tra gli Apostoli."

Neurotic Fluffy

Il futuro di Piero Peluche è quantomai incerto.
Andrai mai in pensione Piero Peluche?
Povero Piero Peluche.

Lennon - McCartney

Secondo una recente ricerca da me condotta,
il 100% delle persone che nel corso
della vita hanno suonato in
un'orchestra musica e spettacolo di nome Beatles,
per vari motivi diventa immortale.


Frutta secca

Nel 1953, a Cleobury Mortimer nello Shropshire, 
caramellavo frutta secca all'angolo della strada.
Un giorno di dicembre molto molto molto freddo,
un croccante mi guardò e disse:
"Dai, torniamo a casa..."


Il primo bacio, poi il secondo

Tutti gli anni, al 2 di dicembre, mi torna alla mente il giorno del mio primo bacio.
A quel tempo vivevo a Newton-le-Willows, nella contea del Merseyside, avevo 72 anni e lei si chiamava Bettie Cuadretti, Cuadretti con la C, era la sorella minore dell'odiata Connie Cuadretti, l'inventrice del Roller Derby.
Fu bruttissimo perchè Bettie Cuadretti, che era sempre molto stressata, soffriva di gastrite e con quel bacio mi veicolò i suoi succhi gastrici.
Acre e pungente, caustico e corrosivo, così fu il mio primo bacio.
Decisi che non avrei mai più baciato e lasciai Bettie Cuadretti, sennonché Connie Cuadretti, per vendicare la sorella,  venne a riempirmi di botte e accadde l'inaspettato.
Fu bellissimo, dopo avermi assestato diversi pugni in viso Connie Cuadretti mi guardò e disse, "sei carino così pesto", poi  mi baciò.
La sua bocca sapeva di jacaranda, la mia di sangue, per via dei denti che mi aveva rotto.
Era il 2 di dicembre, il 2 di dicembre.

Sesso e svago

 
 

Tigre-tigre

La tigre-tigre di Vimodrone, al momento
della nascita, rinuncia alle carateristiche strisce
per distinguersi dalla tigre comune.
Crescendo però il 99% di questi esemplari se ne pente
poichè scambiato per leonessa, mentre il restante
1% sfrutta la situazione a suo vantaggio.

Roller Derby

Io, Gesù, Adam Ant e Richard Ginori, da ragazzi, per passarci il tempo durante i lunghi pomeriggi nel Getsemani, eravamo soliti avvitarci le rotelle delle cassettiere Helmer di Ikea sotto le ginniche, e poi via a girare in tondo tra gli ulivi.
Un giorno, l'odiata Connie Cuadretti, Cuadretti con la C, che da tempo ci spiava, dopo aver operato la medesima customizzazione alle sue polacchine col tacco, prese a girare in tondo con noi, superandoci e rimpiendoci di botte.
Richard e Gesù si fecero subito da parte, il primo per via delle ossa fragili, quasi fossero di ceramica e il secondo per il trip della bontà che già da allora lo inibiva.
Io e Adam invece provammo a renderle pan per focaccia ma, ahinoi, prendemmo altre botte.
Dopo quella volta non andammo più nel Getsemani a pattinare, Connie Cuadretti invece mise insieme una squadra di picchiatrici a rotelle ed inventò il Roller Derby.